La battaglia anti-Tari non finisce qui

Butta male. Il consiglio comunale alla fine ha approvato il rincaro del balzello sui rifiuti. La decisione, raggiunta nella notte di mercoledì, comporterà un incremento della tassa del 15,8 per cento per le famiglie, del 30,9 per cento per le utenze non domestiche e del 42 per cento per albergatori e ristoratori. E il sistema di esenzioni varato al fine di proteggere le fasce più deboli, destinato a circa 325mila famiglie, non basta a riportare il sorriso. Né tanto meno vi riescono gli sgravi concessi ai 25mila abitanti dell’area limitrofa alla discarica di Malagrotta, definiti «irrisori» dal segretario nazionale dell’Ugl per l’Igiene urbana Remo Cioce.
Intanto però il centrosinistra si sfrega le mani e, al colmo della soddisfazione, annuncia un miglioramento del servizio di nettezza urbana e della qualità ambientale. Promesse, schiacciate da un’unica certezza: Ama è salva. «Questa manovra - ha spiegato il presidente dell’azienda pubblica Giovanni Hermanin - ci consente di riportare i conti in pareggio». Parole che confermano l’antico sospetto secondo cui l’aumento della Ta.Ri. sia nato dalla necessità di far fronte alle difficoltà finanziarie di Ama anziché da un’esigenza di lindore. Scuote il capo Michele Baldi. «Per quadrare i buchi la giunta mette le mani in tasca a tutti - ha detto il capogruppo di Fi al Campidoglio - ai cittadini già stangati da Irpef ed Irap e alle tante imprese romane per altro abbandonate dai suoi rappresentanti, come Andrea Mondello, troppo impegnati ad applaudire il sindaco Veltroni. Comunque la battaglia non finisce qui. Andremo al Tar, alla Corte dei Conti e alla Procura a cui consegneremo le tante interrogazioni sulla gara di 21 milioni di euro per l’acquisto di cassonetti e vedremo a quel punto chi verrà espulso». Chiaro il riferimento alla sua espulsione dall’aula. A lui è andata la solidarietà del capogruppo di Fi alla Pisana Alfredo Pallone («Michele ha pagato il prezzo politico di chi si pone in trincea a difesa dei cittadini contro un governo nazionale, regionale e comunale unito solo nella creazione di nuove tasse») e del suo vice Gianni Sammarco («Baldi non si faccia intimidire dagli usi pretestuosi dei regolamenti consiliari»), a cui si è aggiunto il plauso del deputato azzurro Francesco Giro.


I consiglieri comunali di An Luca Malcotti, Federico Guidi ed Enrico Cavallari nel frattempo hanno suonato la carica: «La nostra battaglia contro la Tari e tutti gli assurdi rincari delle tasse non si arresta qui. Altrettanto battagliero il capogruppo comunale dell’Udc Dino Gasperini: «Contro questa stangata promuoverò ricorso al Tar».

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