Un sistema di allarme rapido europeo contro pedofili e molestatori sessuali. È la proposta contenuta nella dichiarazione scritta promossa dalleurodeputato Udc Tiziano Motti (approvata dallEuroparlamento e da discutere in sede di Commissione a settembre) che lha illustrata nella sala del Mappamondo di Montecitorio, insieme al leader del partito Pier Ferdinando Casini e al deputato centrista Roberto Rao.
Il sistema punta a rendere immediatamente tracciabile limmissione nella rete di materiale pedo pornografico e a far scattare un allarme per la Commissione europea che informa a sua volta gli Stati membri evitando che chi abusa di Internet possa utilizzare il principio di libertà di circolazione negli Stati membri per darsi alla fuga e sottrarsi alle proprie responsabilità. Dopo un iniziale successo (334 firme) della dichiarazione scritta, che è un atto non legislativo di iniziativa parlamentare, un fronte scandinavo di eurodeputati del centrosinistra, denuncia Motti, ha determinato il ritiro di diverse adesioni, che sono scese a 294, per poi risalire gradualmente.
«Non si tratta di censurare Internet - assicura Casini - ma di reprimerne luso per scopi nefasti pedo-pornografici».
Battaglia Un sistema dallarme europeo contro gli abusi su internet
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