Politica

Battere la crisi

Individuato l’oggetto del desiderio e deciso per il pagamento rateale, ecco la richiesta di finanziamento da compilare e i documenti da fornire per l’istruttoria. Carta d’identità o patente e codice fiscale insieme all’ultima busta paga o al cedolino della pensione ovvero al modello Unico per gli autonomi. Possono essere richiesti anche altri documenti, dalle ultime bollette pagate del gas o della luce ai più recenti estratti conto bancari, a seconda della tipologia del prestito e dei criteri usati per la valutazione della capacità di rimborso. Peraltro, oggi il sistema del credit score consente a banche e finanziarie di determinare in tempo reale il merito creditizio di un cliente ed erogare il prestito a stretto giro. È opportuno verificare, come consiglia Massimiliano Becheroni, responsabile della finanziaria Prestitempo, che tutti i dati nella richiesta siano corretti, perché troppo spesso ci si ferma a nome e cognome. E prendere visione delle spese di istruttoria, che contribuiscono ad aumentare il Taeg, evitando le società che chiedono un anticipo facendo firmare un mandato di finanziamento: una spesa che non rientra nei costi di istruzione della pratica, dovuti solo se il prestito viene concesso, e che quindi sarà a perdere. È bene anche appurare quali spese sono previste per l’estinzione anticipata: talune proposte le azzerano, e questo può consentire di passare a un finanziamento più vantaggioso: è sempre possibile (ed è un diritto) ottenere il conteggio che indica la somma dovuta e l’ammontare degli interessi che si possono risparmiare estinguendo in quel momento. Nessuna sorpresa se l’importo della prima rata è superiore alle altre: accade quando viene subito addebitata l’imposta sostitutiva (che non rientra nel Taeg ed è pari a 14,62 euro per i prestiti inferiori ai 18 mesi o, se superiori, allo 0,25% della somma finanziata). In caso di difficoltà a saldare una rata conviene contattare la banca o la finanziaria per una rinegoziazione, evitando il contenzioso con la conseguente richiesta di restituzione integrale del prestito e gli interessi di mora.

Scatterebbe poi la segnalazione alla «Centrale Rischi» con la conseguenza di rendere in seguito molto difficile per il risparmiatore ottenere anche solo una carta di credito.

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