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«Per battere il degrado punteremo sui giovani»

«Be’, lo si sapeva, Michele Santoro è il principe del non contraddittorio. Ed era prevedibile che di Milano facesse un racconto tutto suo». Ex signora Provincia, già europarlamentare e deputato, oggi senatrice e nuovamente assessore a Palazzo Marino con delega ad Aree cittadine e Consigli di zona, Ombretta Colli può tranquillamente dire di avere tutti i titoli per parlar dell’argomento. E di non riconoscersi nel fotomontaggio firmato Santoro.
Onorevole Colli, dunque una trasmissione da buttare?
«Faziosa. Intendiamoci bene, sarebbe assurdo negare che nelle periferie qualche criticità ci sia».
Però?
«Però non è tutto così. Parliamo di alcuni problemi precisi e di alcune zone ben circoscritte».
Lasciamo Santoro e parliamo di Milano.
«Ci vuole una bella spallata. Affrontiamo la situazione con decisione, lasciando perdere le polemiche politiche».
Partiamo dai problemi.
«Alcuni sono nuovi e per questo più difficili da affrontare. Quando mai a Milano c’erano state baby gang, un fenomeno di spacciatori e prostituzione extracomunitaria così selvaggia e diffusa?».
Quindi?
«Bisogna intervenire con molta energia, perché tutto questo provoca degrado e disagi per i milanesi».
Vuol dire che ci vogliono più poliziotti e carabinieri?
«L’ordine pubblico spetta a loro».
E al Comune?
«Dobbiamo aiutare chi ha il problema della casa. Costruirne di più, riqualificare quelle diroccate, rendere più vivibili i quartieri difficili».
Ci vogliono soldi.
«E tutti si rivolgono sempre al Comune. Solo cinque anni fa non servivano insegnanti di sostegno per i bambini extracomunitari, oggi sì e chi paga siamo sempre noi. Mica possiamo fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci».
Oltre alle case, le periferie hanno forse bisogno di iniziative.
«Credo di avere qualche buona idea, bisogna cominciare da anziani e giovani».
Racconti.
«I centri di aggregazione giovanile».
Cioè?
«Solo il nome fa sbadigliare. Tutti abbiamo avuto 15 anni e nessuno di noi è scappato di casa per andare a una conferenza o a un dibattito».
Quindi?
«Organizziamo corsi per imparare a suonare uno strumento o per diventare dj, attività sportive. Sport e musica sono il binomio vincente, chi è impegnato a suonare la batteria non va in giro a strappare le catenine».
Altro?
«Le periferie hanno bisogno di luci e negozi. Troppi supermercati stanno uccidendo i piccoli commercianti. Con il risultato che a Molino Dorino è un problema riuscire a prendere un caffè».
La ricetta Colli?
«Il presidente dell’Aler mi dice che ci sono molti locali inutilizzati.

Offriamoli ai giovani per le loro attività o ai commercianti a prezzi vantaggiosi. Dove c’è via vai di gente la delinquenza diminuisce».
Un appello al sindaco Moratti?
«Facciamo presto, prima di dover vedere anche a Milano scene come quelle delle banliueu parigine».

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