Battista fa da spalla al pubblico

Divertente e dissacrante osservatore del nostro quotidiano, stavolta Maurizio Battista in È tutta una guerra, in scena con successo ai Satiri, stimola e coinvolge il suo pubblico in uno spettacolo interattivo che accetta provocazioni e proposte in diretta teatrale. Una postazione internet alle spalle del comico (ai comandi c’è Lallo Circosta), un numero di cellulare al quale inviare messaggi d’ogni tipo e il gioco è fatto. Suggerimenti, battute, spunti e sfoghi ai quali Battista dà voce e anima in due ore di fatti e misfatti analizzati attraverso la lente della satira.
Scarpe ballerine e bollini blu, parcheggiatori abusivi, premi Nobel («Uno ha studiato perché al picchio non viene l’emicrania!») e gelati alla mortadella, auto alla moda («Con la Smart se appoggi la mano indietro per fare retromarcia, ti trovi direttamente sul cofano della macchina dietro») e buche infinite («In quella sotto casa mia c’ho messo i fiori»), fidanzamenti a distanza («Chi parte dall’Infernetto per Primavalle deve portarsi dietro tre camicie»), puffi da giardino e disavventure bancarie («La mia si chiama Intesa: pensavo che c’eravamo capiti»), kit per fare sesso e programmi tv al servizio del cittadino, rapporti di coppia e piccioni cittadini («Prima gli facevi sciò e scappavano, adesso sono aggressivi e attraversano la strada sulle strisce con le ali in tasca»), viaggi culturali (irresistibili la scalata alla Torre Eiffel e la visita al Moma di New York), caro-casa («Un amico mi ha detto: mi sposo e la compro. Gli ho risposto: attento, una disgrazia alla volta») e insegne stravaganti («Non solo pane»). E poi il pezzo forte di Battista: la lettura degli articoli dei giornali con gli improbabili titoli che fotografano una realtà che spesso supera la fantasia. Ma il pezzo forte dello spettacolo (si ride fino alle lacrime) è sicuramente il surreale manuale da viaggio del Touring Club coi suoi consigli su come uscire da un bagagliaio aperto, saltare in corsa da un treno all’altro e salvarsi da una macchina sospesa su un precipizio.

Maestro dell’improvvisazione dotato di salutare autoironia, Battista lavora in scena con tutto il corpo (il pezzo sui rapporti verbali e gestuali di coppia è da antologia comica per mimica e fisicità) regalando due ore di divertimento. Repliche fino al 26 novembre.

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