Brasilia - Botta e risposta. L'affaire Battisti corre sul filo del rasoio della diplomazia. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto in tarda mattinata dal presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Inàcio Lula da Silva, la risposta alla lettera inviatagli il 16 gennaio.Brasilia non sembra sostarsi di un millimetro dalla deciosione già presa. "Il governo - ha infatti insistito Lula - è sovrano".
Il contenuto della lettera Il presidente Lula ha voluto esprimere la piena considerazione del suo paese "per la magistratura italiana e per lo stato di diritto democratico vigente in Italia e fiducia nel carattere democratico, umanitario e legittimo" del nostro ordinamento giuridico. Nello stesso tempo il Presidente Lula ha fatto riferimento alle basi giuridiche, interne e internazionali, della decisione presa dalle competenti autorità brasiliane per il caso Battisti, nella sua specificità. La lettera si conclude con la riaffermazione dei legami storici e culturali che uniscono Brasile e Italia e della volontà di rafforzare le relazioni bilaterali tra i due paesi.
La replica di Napolitano "L'Italia fa bene a pensare di fare ricorso".
Il presidente Napolitano, nel corso di un incontro col ministro degli Affari esteri Franco Frattini - che ha preso visione della risposta del Capo dello Stato brasiliano - ha apprezzato l’intendimento del Governo italiano di ricorrere a ogni strumento giuridico previsto dall’ordinamento brasiliano e da quello internazionale per sostenere le ragioni poste a base della richiesta di estradizione di Cesare Battisti, condannato all’ergastolo per più omicidi commessi negli anni dell’attacco terroristico alla democrazia italiana.
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