Roma - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente della Repubblica federativa del Brasile, Inàcio Lula da Silva, una lettera personale per esprimere "profondo stupore e rammarico" per la decisione del ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro, di concedere lo status di "rifugiato politico" a Cesare Battisti, per il quale l’Italia ha avanzato richiesta di estradizione.
Napolitano scrive a Lula Il presidente della Repubblica ha inviato al presidente della Repubblica federativa del Brasile, Inàcio Lula da Silva, una lettera personale per esprimere profondo stupore e rammarico per la decisione del ministro brasiliano della Giustizia, Tarso Genro, di concedere lo status di ’rifugiato politicò a Cesare Battisti, per il quale l’Italia ha avanzato richiesta di estradizione a seguito della condanna all’ergastolo perchè giudicato colpevole, tra altri delitti, di quattro omicidi per finalità di terrorismo. "Nella lettera - si legge in una nota del Quirinale - che richiama i lineamenti dell’ordinamento costituzionale e giuridico italiano e le garanzie che esso ha offerto e offre nel perseguire anche i responsabili di reati di terrorismo, il Capo dello Stato si rende interprete della vivissima emozione e della comprensibile reazione che la grave decisione ha suscitato nel paese e tra tutte le forze politiche italiane".
Il Brasile: "E' una nostra prassi" L’asilo politico a Cesare Battisti s’inserisce in una lunga e consolidata "tradizione" del Brasile. Lo ha ribadito oggi il ministro della giustizia, Tarso Genro, ricordando i casi di altri rifugiati politici accolti nel paese sudamericano, tra i quali i due ex generali paraguaiani Alfredo Stroessner e Lino Oviedo, e l’ex presidente del consiglio nazionale della resistenza francese, Georges Bidault. L’asilo all’ex terrorista italiano "s’inserisce nella tradizione brasiliana, ormai da decenni" di accogliere "criminali politici o chi è accusato di aver commesso crimini politici", ha detto Genro incontrando i giornalisti a Porto Alegre. Sottolineando che lo status di asilo politico concesso a Battisti si basa solo su considerazioni giuridiche, Genro respinge chi lo ha criticato sostenendo che la sua decisione è stata invece di natura ideologica: "Chi dice ciò non tiene in considerazione il diritto, ma solo la politica".
Battisti - prosegue Genro - "era un rivoluzionario dell’estrema sinistra dell’Italia di quel periodo, e aveva una posizione politica con la quale io non ho mai condiviso niente nella mia vita". Caso mai, precisa, "ideologiche" sono le critiche che lo stesso Genro ha affrontato in questi giorni dopo la sua decisione sul 'caso Battisti'.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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