Il risultato negativo era atteso, ma non in queste dimensioni. La Csu, il partito cristianodemocratico bavarese “gemello” della Cdu presente nel resto della Germania, ha perso dopo quarant’anni la maggioranza assoluta nel Parlamento di Monaco, precipitando dal 60,7 al 43,4 per cento dei voti nelle elezioni di domenica. Lo Stato più conservatore e cattolico della Germania, quello che ha dato i natali a Benedetto XVI e che come nessun altro ha sempre manifestato assoluto attaccamento ai valori della tradizione sembra improvvisamente averne avuto abbastanza dell’egemonia “eterna” di un partito che pure sembra ancora ben rappresentarne gli umori. I voti perduti dai cristiano-sociali non sono finiti ne’ all’estrema destra ne’ a sinistra. Sono rimasti, per così dire, in ambito “borghese”, andando ad alimentare il piccolo partito liberale (Fdp), che ha superato la soglia minima del 5% ed è così rientrato in Parlamento e soprattutto concedendo un piccolo trionfo alla vera protagonista di queste elezioni, la “ribelle” Gabriele Pauli, una ex dirigente della Csu che si è messa in proprio nella lista dei “Freie Waehler” (“Liberi elettori”) trascinandola a un corposo 10,2 per cento.
“Gabi la Rossa” (per via del colore dei capelli) è stata presidentessa della circoscrizione di Fuerth, nel nord della Baviera, per ben 17 anni. L’anno scorso si era candidata alla presidenza del Partito, ma era stata battuta dall’uomo forte della Csu, Edmund Stoiber. Non la prese bene. Esplose anzi uno scandalo in cui la stampa popolare tedesca inzuppò abbondantemente il pane, perche’ la Pauli, una bella donna dall’aspetto provocante, accuso’ Stoiber di averla fatta pedinare “per raccogliere informazioni sulle sue abitudini sessuali”. Accuse che portarono in seguito alle dimissioni di Stoiber e la catapultarono nei talkshow delle Tv, facendone un personaggio. Il che, evidentemente, ha reso sotto il profilo elettorale. A questo punto, è più che probabile che la Csu si adegui a formare un governo di coalizione con i liberali, lasciando la Pauli fuori dai giochi del potere. Così come i socialdemocratici, che in Baviera restano marginali e addirittura sono scesi sotto il 20%, e i verdi, che pure qualcosa hanno guadagnato salendo al 9,4%. Nessuna rappresentanza per l’estrema sinistra, che pure si era fatta delle illusioni.
Grande delusione per la Cancelliera Angela Merkel, che ha gelidamente dichiarato che “dovremo discutere di questo risultato” e si è consolata con la figuraccia dei rivali (anche se alleati a tempo nel governo di Grande Coalizione a Berlino) della socialdemocrazia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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