Politica

«La Bce doveva intervenire, ma ha chiuso un occhio»

da Roma
La «crociata» anti-Fazio del Financial Times non risparmia nemmeno la Banca Centrale Europea. Secondo la bibbia del gotha economico-finanziario, gli effetti del terremoto che ha investito il governatore di Bankitalia (e quindi il nostro Paese) si sono ripercossi fino a lambire l’autorevolezza della stessa Bce, colpevole di non aver sfiduciato Fazio. Insomma, da un «caso italiano» a un «caso europeo» il passo è breve. Il Ft non ha dubbi: la vicenda Bankitalia «ha esposto la corporate governance della Bce a una potenziale debolezza» e «potrebbe avere messo a repentaglio la reputazione delle banche centrali europei». L’azione del governatore avrebbe così colpito l’intera Eurolandia. Il quotidiano accusa la Bce di aver chiuso un occhio sul «dossier», alla faccia del codice di condotta che impone «una speciale responsabilità nel mantenere l’integrità e la reputazione del sistema delle banche centrali europee». Per il presidente Trichet, evidentemente Fazio non rappresenta «una minaccia reale». «In fin dei conti - aggiunge il Ft - potrebbe esservi la tendenza a proteggere uno dei propri». Dopotutto, tutti i banchieri centrali europei siedono nel consiglio direttivo della Bce, dove potrebbe valere la regola che «tra cani non si mordano».
Il quotidiano britannico crede tuttavia che spetti a Via Nazionale rimuovere il governatore, solo allora la Bce avallerebbe l’atto. Il Ft fa un paragone con lo scandalo che portò l’ex presidente della Bundesbank, Ernst Welteke, alle dimissioni. In quel caso, «la decisione fu possibile grazie alla collegialità della banca tedesca, che può revocare il presidente», e alla «fiducia espresso dalla Bce nelle procedure della Bundesbank». Mentre nel caso Bankitalia, «Fazio ha un potere assoluto, la persona è l’istituzione».
Tuttavia, secondo il Ft un «input» morale potrebbe venire da Hans Tietmeyer, ex presidente della banca centrale tedesca e attuale «consigliere etico» della Bce. Il quale, «purtroppo, ha tenuto un profilo basso nell’intera vicenda», seguendo la linea tracciata da Trichet.
Se il Ft se la prende con la Bce, il Wall Street Journal con il governo, accusato di lassismo. Il quotidiano Usa giudica insufficienti le misure varate per la riforma di Bankitalia (il mandato a termine doveva partire con Fazio) e invita Berlusconi a intervenire. Se il governatore non lascerà volontariamente Palazzo Koch, il premier «dovrebbe tentare di forzare la situazione». In gioco non c’è soltanto «il futuro del sistema bancario e politico dell’Italia, ma anche la lotta decennale del Paese per essere preso sul serio in Europa come i tre grandi: Germania, Francia e Inghilterra». Insomma, Mr.

Fazio, conclude il Wsj, «Please, just go».

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