Scavalcate le polemiche legate alle ruspe, che avrebbero lavorato secondo i più attenti osservatori in unarea dinteresse archeologico, la capitale ha ospitato lEurocup 2010 di beach soccer, disciplina che per tre giorni ha abbandonato le spiagge al fine di regalare alla piazza romana uno spettacolo da brividi.
Il tutto al Circo Massimo, dove è stata allestita unarea di 6.700 metri quadri, incastonata tra lAventino e il Palatino, palcoscenico della kermesse in grado di illuminare le notti romane e i sogni degli appassionati. Una location dove sono stati ricavati il rettangolo di gioco in sabbia (2500 posti a sedere), gli spalti, gli spogliatoi degli atleti, larea stampa, un villaggio-fun e unarea vip dotata al piano superiore di unampia terrazza per accogliere gli ospiti donore e le autorità politico-sportive. Forte dell'esperienza dello scorso anno, Roma ha dimostrato di saper conoscere bene la forza attrattiva dei beach-sport ricchi di valori ormai sbiaditi in altri contesti e capaci di catalizzare lattenzione di un pubblico che apprezza la combinazione «leggera» di agonismo, divertimento e spiagge da sogno.
Dietro le quinte, il coordinamento di Officina Italiana, che ha curato la parte logistica, quello della Lega nazionale dilettanti e la Beach soccer world wide che, di concerto con la Fifa, ha sovrinteso lattività a livello internazionale. In più va aggiunto che, grazie alla collaborazione del Comune di Roma, la Lega dilettanti (che dal 2004 controlla lattività di beach soccer in Italia per conto della Federcalcio), punta a confermare la città eterna come polo fondamentale per lo sviluppo della disciplina.
Per la cronaca si tratta della seconda edizione della Euro beach soccer cup, la Coppa Europa per intenderci, che questanno precede - stessa location - la Coppa Italia Enel (in programma dal 10 al 13 giugno) e si prepara a ospitare nel 2011 la Coppa del mondo, assegnata lo scorso marzo dalla Fifa proprio alla capitale. LEurocup si assegna in ununica tappa con una formula avvincente che ha previsto quattro sfide al giorno a partire dal pomeriggio di venerdì 4. Riflettori accesi sul campo, ma anche e soprattutto sul villaggio che circonda la beach arena capitolina. Allinterno dellarea fun per esempio è andata in scena uniniziativa legata al body painting. Presenti unarea commerciale, dove gli sponsor lhanno fatta da padrone, e unaltra per il corpo di ballo (dieci fra ballerini e ballerine), che hanno fatto sognare il pubblico presente fra una sfida e laltra.
Infine lo «struscio», immancabile, come in ogni evento che si rispetti. Lavevamo osservato a Piazza di Siena per il concorso ippico, labbiamo di nuovo annotato attorno alla beach area. Ma, del resto, è proprio al circo Massimo che si perpetrò il ratto delle sabine.
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