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Beckham atterra a Roma e la città diventa uno stadio

RomaTra ritardi aerei e consegna dei bagagli rallentata, su Fiumicino si abbatte anche il ciclone David Beckham. Il Boeing 777 della Emirates proveniente da Dubai con a bordo la truppa del Milan atterra nello scalo romano mezz’ora dopo l’orario previsto, quanto basta per il passaparola tra i passeggeri a caccia di un autografo e per affollare il salone degli arrivi. Applausi, cori da stadio ed entusiasmo alle stelle, con lo Spice boy che calamita su di sé tutte le attenzioni: giubbotto di pelle nera, pantaloni dello stesso colore e una sciarpa di raso scura al collo. Nel percorso interno ed esterno dell’aerostazione, dove sono schierate troupe televisive, fotografi e decine di supporters rossoneri, Beckham è il più bersagliato dai flash di almeno un centinaio di tifosi (seguito da Dinho e Kakà).
L’arrivo del Milan diventa così una vera e propria ressa all’uscita con i giocatori che, scortati da polizia e carabinieri, fanno fatica a raggiungere il pullman che li aspetta all’esterno del terminal. Nessuna dichiarazione dei calciatori, solo una battuta di Ancelotti che risponde ad un’affermazione di un tifoso su uno scontato successo del Milan sulla Roma: «Me lo auguro, ma nel calcio può succedere di tutto».
Facce stanche dopo il lungo viaggio e relax in albergo per tutti, solo una seduta di stretching in albergo nel tardo pomeriggio. Per David Beckham, invece, pranzo insieme alla squadra e qualche ora di permesso per un giro nel centro storico con la moglie Victoria. Al dubbio dell’ex general manager dei Los Angeles Galaxy Alexi Lalas («l’inglese potrebbe anche decidere di non tornare più a giocare nella Major League e rimanere di più in rossonero») ha replicato in modo perentorio il portavoce di Beckham, Simon Olivera («Lalas non ha avuto nessun ruolo nella stipula dell’accordo per il prestito al Milan, tra l’altro lo stesso David ha recentemente confermato che il 9 marzo tornerà negli Usa»). Argomento chiuso, dunque, mentre la febbre Beckham infuria anche a Modena costringendo la Panini a inserire la sua foto nella collezione 2009.
Del gruppo giunto a Roma non fanno parte l’infortunato Gattuso, già rientrato a Milano per proseguire la rieducazione al ginocchio, e Ambrosini che raggiungerà la squadra solo in giornata. Il centrocampista è rimasto a Dubai al fianco della compagna, in dolce attesa e vittima di un’infezione che non ha però creato problemi al bambino. Ambrosini andrà in panchina contro la Roma così come Beckham: i titolari del reparto nevralgico rossonero saranno quindi Flamini, Pirlo e Seedorf.

Sul presunto interessamento per Mexes, Galliani ribadisce la posizione: «Non faremmo mai uno sgarbo alla Roma sfruttando la clausola rescissoria, confermo la mia amicizia sincera con Rosella Sensi, Mexes è un grande difensore, ma a giugno avremo Thiago Silva».

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