E dire che il pirotecnico deputato dell'Idv Franco Barbato proprio un carneade non è. Più volte espulso dall'Aula di Montecitorio, è considerato l'ultras dei dipietristi: privo di peli sulla lingua sia nei confronti degli avversari politici che in quelli dei colleghi di partito, è l'uomo che più di ogni altro ha puntato il dito contro personaggi troppo chiacchierati nell'Italia dei valori ed è anche l'unico a sfidare il leader per la poltrona di presidente. Ieri, al congresso, s'è presentato con una maglietta pro licenziati Fiat sul suo celebre gessato blu: capannelli di cronisti, telecamere, flash, richieste di interviste. Peccato che al momento di entrare nella sala del Marriott, un inflessibile funzionario gli abbia sbarrato la strada: «Scusi lei dove va?». «Dentro, io sono un parlamentare». «Ma va là, senza badge non entra».
Barbato è rimasto interdetto ma non ha fatto una piega: ha girato i tacchi ed è andato a cercare il suo tesserino. «Ma come? - hanno chiesto al buttafuori - Non ha riconosciuto l'onorevole Barbato?». E lui: «Barbato chi? Sarà. Ma a me quello non sembrava neppure un onorevole».La beffa Senza badge Barbato, sfidante ufficiale E il buttafuori gli impedisce di entrare in sala
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