Beffate dai piccoli team. È l’incubo di Ferrari & C.

Uno spettro si aggira per il Circus: lo spettro dei piccoli team che pirlano i grandi. Parafrasare Marx ed Engels, per di più scomodandoli per una banale questione di pistoni e cilindri, non suona irriverente ma blasfemo. Però rende l’idea. Perché nel parco di Melbourne, dove nella notte i vari Alonso e Vettel hanno finalmente acceso i motori per le prime libere, tutti i top team convivono con una grande paura. Questa: se le gomme saranno come Pirelli dice che sono, e come i piloti temono che siano, sarà un festival di sostituzioni. E nei festival di soste e pit stop può accadere di tutto. Anche perché Paul Hembery, gran capo motorsport del gommista italiano, per dirla con Marx ed Engels, ha ribadito il proprio «manifesto»: «Sarebbe fantastico per questo sport se alcune scuderie, che normalmente non si trovano fra le prime quattro, riuscissero a mettere a punto delle strategie per andare a podio causando così piccoli rimescolamenti di carte». Piccoli? A distanza di due anni, il Circus non si è ancora ripreso dalla stangata inferta dalla piccola Brawn Gp - che per la cronaca aveva barato col diffusore furbetto, ndr -; figuriamoci che cosa potrebbe accadere se la Hispania Racing si mettese in tasca Ferrari, Red Bull e Mercedes varie. Alonso, che di solito vede lungo, butta lì: «Qui comincia una nuova F1... Ci sono tante cosa da imparare con queste gomme, di sicuro siamo di fronte a un nuovo modo di correre... dobbiamo rimanere concentrati sulla strategia perché può avere una grande influenza sul risultato... e forse le qualifiche avranno meno peso».
E questo è lo spettro alla voce macchine. Alla voce uomini, liquidata in fretta la stilettata che il patron economico della F1, Bernie Ecclestone, ha inferto al patron politico Jean Todt («è il Mosley dei poveri, viaggia tanto ma noi non abbiamo bisogno di questo»), è un altro lo spettro ad agitare gli animi: Michael Schumacher. Perché la Mercedes sembrata una macchinina per tutto il 2010 e una macchinetta durante i test invernali, all’ultimo che più ultimo non si può ha scodellato la super configurazione aerodinamica. Risultato, Schumi che era diventato il mesto Schumi e tornato il tronfio Schumi. E dice: «La Red Bull resta la squadra da battere però noi della Mercedes abbiamo fatto un enorme passo avanti e ora siamo lì con la Ferrari. E già qui a Melbourne (dove ha vinto quattro volte) possiamo far bene». E ancora: «Il titolo? Se capiterà l’opportunità, saremo lì per coglierla e potete star certi che proveremo a dare la caccia al titolo». Coglierla chi? Lui o lo scomodo e veloce e irriverente Nico Rosberg? Allo spettro nessuno ha osato domandarlo.


COSÌ IN TV
Il programma: nella notte, alle 2,30, si sono tenute le prime libere, alle 6,30 la seconda sessione. Domani: ore 4 la terza sessione di libere, alle 7 la qualifica (diretta su Rai2 e RaiHD - canale 501) dalle 6,45). Domenica: gp alle 8 (diretta su Rai1 e RaiHD dalle 7,10)

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