Beirut, ultimatum agli integralisti di Fatah al Islam

Beirut. I militanti palestinesi di Fatah al Islam assediati nel campo profughi di Nahr al-Bared devono arrendersi o dovranno affrontare un’azione militare: lo ha affermato il ministro della Difesa libanese, Elias Murr. «L’esercito non negozierà con un gruppo di terroristi e criminali: il loro destino è quello di essere arrestati, e se oppongono resistenza all’esercito, la morte», ha spiegato Murr in un’intervista rilasciata alla rete satellitare Al Arabiya. «Vi sono due possibilità: la prima, quella che preferiamo, è la resa; la seconda, che non vorremmo dover applicare, è l’azione militare», ha concluso il ministro. L’ultimatum è giunto al termine di una giornata nel corso della quale una tregua ha permesso di sgomberare dal campo profughi migliaia di civili palestinesi. Secondo la Croce rossa internazionale, circa un terzo dei 40.000 palestinesi ospitati nel campo profughi di Nahr al-Bared sono fuggiti approfittando della tregua negli scontri, che negli ultimi giorni hanno causato oltre 80 morti. «Tra 13.000 e 15.

000 profughi hanno lasciato il campo», ha spiegato Vincent Lusser, portavoce della Croce rossa da Ginevra. I militanti di Fatah al Islam hanno affermato ieri di essere in grado di combattere per altri nove mesi e di allargare i combattimenti al resto del Paese e al di là dei suoi confini.

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