La Bella e la Bestia hanno fatto scuola

Le cifre cantano, come nel migliore dei musical. E la melodia è chiara: la scommessa de La Bella e la Bestia al Teatro Nazionale, voluta dalla multinazionale dello spettacolo teatrale Stage Entertainment, entrata sul mercato italiano e milanese in questa stagione, può dirsi vinta. Il musical Disney ha mantenuto le promesse e riscuotendo un successo «bello e bestiale»: dall'esordio sul palcoscenico di piazza Piemonte il 2 ottobre scorso a oggi la fiaba in musica di Alan Menken ispirata all'opera di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont ha venduto oltre 230mila biglietti e, per la chiusura attesa a metà giugno, prevede di toccare quota 320mila. Cifre importanti che l'amministratore delegato di Stage Entertainment Italy, Barbara Salabè, ha snocciolato assieme a due interessanti anticipazioni per gli appassionati del genere: dal 24 settembre il Teatro Nazionale ospiterà, sempre in rigorosa versione italiana, un titolo amatissimo come Mamma Mia!, successo cinematografico della scorsa stagione (con Meryl Streep star incontrastata) e hit teatrale da dieci anni filati nel West End londinese e a Broadway. Le novità non sono finite qui: Stage Entertainment cala l'asso di una collaborazione inedita (e forse non del tutto imprevista) con la «nostrana» Compagnia della Rancia, proponendo un titolo itinerante di sicuro appeal: Flashdance, ispirato al fortunato film del 1983, partirà infatti dal 10 dicembre dall'Allianz Teatro di Milano (sei settimane in cartellone) per poi toccare sei grandi città italiane, terminando a Roma, in maggio. Ce n'è abbastanza per dire che la febbre del musical, a Milano, si è ulteriormente alzata e che una buona responsabilità dell'accanimento di questo «virus» sta proprio nella scommessa de La Bella e la Bestia. «Questo musical - spiega Barbara Salabè - dopo sei mesi di cartellone viaggia ancora a mille biglietti staccati al giorno, registrando un’affluenza della sala del 72%. Ha raccolto un 60% di pubblico milanese, mentre il restante 40% si è diviso tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e persino Friuli». Nota curiosa e significativa: «Almeno 60mila spettatori di coloro che sono venuti al Nazionale non erano mai state prima in un teatro. Due anni fa il pubblico teatrale che aveva visto almeno un musical a Milano era il 6%, oggi è il 15%. La Bella e la Bestia ha fatto bene al teatro e al musical, a Milano e in tutto il Nord Italia, contribuendo in modo significativo ad allargare il mercato».

Infine, una promessa per quella parte di appassionati che cerca nel musical non solo storie leggere e scanzonate ma anche quei titoli che a Londra e New York richiamano milioni di spettatori: «Tra un paio di anni - conclude Salabè - si potrà parlare anche di titoli dal taglio operistico come Il Fantasma dell'Opera e Les Miserables: fanno parte del nostro catalogo. Ma bisogna poter preparare il pubblico italiano a musical di questo tipo».

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