Un colpo di fulmine, dieci anni, due figli, nessun matrimonio e un sacco di «no». Finisce qui (pare, perché quando si è così giovani non si sa mai) la storia damore tra Barbara Berlusconi (26 anni) e il padre dei suoi figli, il manager della JpMorgan, Giorgio Valaguzza (31). I due si erano conosciuti a Porto Rotondo nel 2002, quando lei di anni ne aveva 16 e aveva pure un cognome ingombrante e un esercito di guardie del corpo che la seguiva persino per andare a mangiare una pizza. Ed era, come tutte le adolescenti, affascinata dalle promesse dello sguardo schivo di lui. Lui aveva 22 anni e faceva il «difficile». Alla fine però aveva capitolato. Ma gli è sempre rimasta la tendenza a non darla per forza vinta a quellimportante compagna («Il fatto che Giorgio in tanti anni abbia saputo dirmi parecchi no mi ha convinto che è lunico uomo sincero e diretto che ho sempre cercato» ha detto ancora ieri di lui la primogenita di Veronica Lario confermando i gossip sulla loro separazione). Non si erano mai sposati perché non ne avevano «mai sentito lesigenza» e perché erano più «felici così». Un po eterni fidanzati come nelle foto della vacanza di fine anno ad Antigua: mentre si sorridevano e si tenevano (mano nella mano). Ora, a colpo di fulmine spento, non si parla ancora delle ragioni (anche se i maligni insinuano che già ci siano e che abbiano pure un nome e un cognome), si pensa a tutelare i bambini (Alessandro, di 3 anni e Edoardo di 18 mesi), si fanno i bilanci garbati e nostalgici che si fanno sempre quando una storia damore finisce (in pubblico). Una storia in cui «cè stato di tutto, anche parecchi scivoloni» quando non addirittura vere e proprie «separazioni» come ha spiegato Barbara.
Barbara che, di fatto e al momento, è tornata single. Single e milionaria: praticamente un quadrifoglio per qualsiasi uomo. Daltra parte si sa che anche da questo punto di vista cè uninversione di tendenza: un tempo erano le donne a cercare un marito «come si deve», leggi e intendi: con una buona posizione e un reddito aggredibile. Oggi, stando a una ricerca della Boston Consulting Group, la percentuale di femmine ricche è aumentata: il 27% del patrimonio globale investito, cioè una ricchezza pari a 20mila miliardi di dollari, è controllata da donne. Un ricco su tre è donna. Quindi ormai anche gli uomini cercano una moglie «come si deve», leggi e intendi: con una buona posizione e un reddito aggredibile.
La neo filosofa Barbara va quindi a rimpinguare la classifica delle nubili doro, dei buoni partiti in gonnella. Classifica della quale di solito si occupa la rivista Forbes. Barbara quindi... Un po come Charlotte Casiraghi tornata preda dopo una tormentata, spaesante, totalizzante relazione con lo sciupafemmine in erba, Alex Dellal, rampollo di unimportante famiglia britannica che, a vederlo, sembrerebbe più uno inseguito dalla balia che da uno stuolo di ex inferocite. Ma tantè... Nella sua giovane vita ha già causato una serie di incidenti sentimentali mortali: con tamponamenti, testacoda, ribaltamenti, «carrozzerie» accartocciate.
Barbara quindi... Un po come la bellissima Nathalie Dompè, figlia del presidente di Famindustria, un po come Allegra Versace, giovane e talentuosa figlia di Donatella (nonchè prediletta dello zio Gianni); un po come, cambiando genere, numero, caso e trasferendosi oltreoceano, lereditiera-diseredata Paris Hilton (quella rosa shocking, col chiuahua rosa shocking, la vita rosa shocking e gli alberghi del nonno); un po come lirrequieta dal fulmineo divorzio Britney Spears (35 milioni lanno); un po come la planetariamente tradita Sandra Bullock (attrice con la statuetta ma senza più marito, Jesse James) che questanno si è consolata con 59,2 milioni di dollari. O un po come Keira Knightley che si è lasciata (dopo 5 anni) con il fidanzato Rupert Friend; un po come quella venere tascabile, quel barattolotto di sapienti movenze che risponde al nome (e ai torniti fianchi) di Shakira che, dopo 11 anni damore col figlio dellex presidente argentino, Fernando de la Rua, si è appena «mollata».
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