Enza Cusmai
da Milano
Come ti vedi quando ti guardi allo specchio? «...Dipende dai giorni. Se qualcuno mi dice che sono carina, soprattutto un ragazzo, mi sento bellissima, se invece qualcuno mi dice ma come stai male, che brutti i tuoi pantaloni e guarda come sei vestita, allora mi sento un po strana». Fiorenza ha dodici anni. È una bambina ma, come tante sue coetanee, si preoccupa del suo aspetto fisico, del suo corpo, della sua estetica. Ed è proprio alla sua età che si gettano le basi dellautostima che la seguirà per sempre e la condizionerà nelle scelte della vita. Non è un caso, rileva un sondaggio mondiale commissionato da Dove a cura di Strategy One su 3300 ragazzine, che proprio a 12 anni le ragazzine comincino a truccarsi e a 13 parlano di dieta. A quindici anni, invece, soffrono o hanno già sofferto di disturbi di origine alimentare. In Italia, il 34%, cioè più di 3 ragazze su dieci vive questo disagio, la percentuale più alta a livello mondiale. Negli altri Paesi, la media globale è di una su dieci.
Limportanza della propria bellezza è precoce. E la sua percezione distorta può creare grossi problemi in una fase delicata di crescita. Come le diete ferree a cui si sottopone il 39% delle donne italiane. Che sono in buona compagnia. Vengono infatti superate dalle canadesi e dalle inglesi. Solo le cinesi non badano alla linea e neppure le arabe.
La dieta va a braccetto con il make-up. Le giapponesi sono le più fanatiche, nove su dieci, seguite dalle tedesche e dalle inglesi. Fanalino di coda restano le arabe. Le italiane stanno nel mezzo: sono attente alla linea, si truccano, ma nel complesso sono soddisfatte del proprio aspetto fisico. Certo, qualche centimetro in più farebbe piacere al 26% delle donne e un podi chili in meno sarebbe il sogno di una donna su tre.
Ma nel mondo la situazione è più drastica. Il 90% del pianeta femminile vuole cambiare almeno un aspetto del proprio corpo, peso o altezza. Linsoddisfazione tra le ragazzine sale vertiginosamente. Solo il 4% delle teen agers è sicura del proprio aspetto. Il resto è scontenta e si affida a diete, trucco e parrucchiere per rimediare. Lobiettivo? Sentirsi bella a tutti i costi. Già perché più una giovane è soddisfatta più si sente bene, più brillante e piena di energia. Al contrario, quelle a disagio si nascondono, non fanno scelte importanti, si annullano. Pensate che le giapponesi rinunciano ad andare al mare o in piscina, non comprano vestiti e rinunciano persino ad esprimere un parere. Per fortuna in Italia non si raggiungono certe esasperazioni. Al massimo si evita lo shopping (perché comprare un vestito nuovo quando ci si vede grasse?) o a presentarsi a un evento mondano ma queste rinunce valgono solo per il 13% delle ragazze.
Sentirsi bella e sicura di sé è una conquista. Che si raggiunge anche grazie a chi sta intorno alladolescente. La famiglia, per esempio, fa bene allautostima. Soprattutto il parere della mamma, a cui si aggiunge quello delle amiche e del proprio ragazzo.
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