Bellini, il maestro della felicità

Come dice Antonio Paolucci la mostra di Giovanni Bellini alle Scuderie del Quirinale dà felicità. Sembra quasi eccessiva come affermazione eppure la magnificenza dei capolavori in mostra, il bellissimo allestimento, il cospicuo numero delle opere presenti, ne fanno una delle esposizioni di maggior interesse degli ultimi anni. Dopo Antonello da Messina, sempre alle scuderie, e Sebastiano Del Piombo a Palazzo venezia, Roma è ancora una volta protagonista di un capitolo importante della storia dell’arte. Era dal 1949 infatti che non veniva realizzata una retrospettiva di tale portata sull’artista veneto. Di lui purtroppo poche notizie biografiche sono note (nacque a Venezia tra il 1435 e il 1448), ma la sua importanza e il ruolo nell’arte sono evidenti nei suoi capolavori.
Con un valore assicurativo di oltre 500 milioni di euro, le opere di questa mostra regalano allo spettatore momenti di vera emozione, già nella prima sala. Ad attendere i visitatori infatti la Pala di Pesaro, che da sola potrebbe bastare. Percorrendo le altre sale delle Scuderie, quasi totalmente al buio per permettere una eccellente ma circoscritta illuminazione delle opere, lo sguardo viene continuamente catturato dai colori, dai volti, dalle ambientazioni dipinte da questo maestro.
Era un uomo che raccontava la realtà Bellini. E infatti nel Cristo morto compianto dalla Madonna e San Giovanni Evangelista i due santi sono evidentemente raffigurati come persone vere e quindi affrante, quasi disperate di fronte a una tale perdita. Non figure ieratiche, quindi, ma sofferenza nelle figure dei santi, nei volti delle tante Madonne, e talvolta anche in quello del Cristo. Che dire poi della magnifica Allegoria Sacra? Quadro piuttosto complesso, nel quale però ogni oggetto dipinto ha un valore iconografico ben preciso. E poi l’incredibile capacità di dipingere che lascia stupefatti i visitatori di fronte alla Continenza di Scipione, che per colori ed espressione della pennellata sembra quasi un bassorilievo di epoca romana.

Bellini infatti è geniale anche quando usa il colore, restituendo agli spettatori azzurri stupefacenti, rossi intensi, neri probabilmente mai utilizzati prima nella storia dell’arte.
Fino all’11 gennaio 2009, ingresso 10 euro. Info: www.scuderiequirinale.it.

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