da Roma
«YouTube?», chiede un ragazzo allamico. «No: MyTube», risponde quello, indicandosi la patta dei pantaloni abbassati davanti allo schermo del computer, su cui guarda scene hot. Oltre la barzelletta, cè la realtà dei fatti: sul sito più gettonato dai ragazzi (ma non solo da essi) da mesi finiscono le sequenze più calde di film, che vanno in sala preceduti dal tam-tam del proibito, ma accessibile in Rete. Lultimo, in ordine di tempo, riguarda Spara o muori!, surreale pellicola di Michael Davis, da ieri vietata ai minori di quattordici anni, né se ne conoscono le motivazioni. Di fatto, in questo film, che si segnala per la presenza di Monica Bellucci nei (pochi) panni della prostituta DQ, violenza e sesso debordano. «Non so che dire: ignoro le motivazioni della Commissione giudicante. Ma, forse, la mitica scena tra Monica e Clive Owen avrà spaventato i censori», commenta Antonio Adinolfi, direttore marketing della Eagle Picture, distributrice di Spara o muori.
Per la gioia dei voyeurs, che decollano sulla pista informatica, le scene incriminate sono su YouTube e la domanda, a questo punto, è: non si tratterà duna strategia di lancio, buona a titillare i precordi guardoni degli internauti, col placet delle case distributrici? Il dubbio dun accordo, per così dire, sottaciuto, tra i media partner del prodotto cinematografico da promuovere prima delluscita prevista, sono sorti allindomani del battage per Caos calmo, il controverso film di Grimaldi, finora più noto per la sodomia tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari, che non per i suoi intrinseci messaggi. Allepoca, prima che la cineversione del romanzo di Veronesi arrivasse alle platee, si parlava di «immagini rubate sul set», circolanti liberamente su questa nuova frontiera pubblicitaria, YouTube, appunto. Per essere di straforo, quelle «imagini rubate» risultavano troppo a favore di camera.
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