La manovra 2011-2012 da circa 25 miliardi si farà senza aumentare le tasse. È questa lintenzione di Giulio Tremonti, anche in base allandamento delle entrate fiscali, che indicano una sostanziale tenuta. Nei primi tre mesi dellanno, la variazione negativa è stata dell1,3% (poco più di un miliardo e 100 milioni di euro), imputabile al minor versamento a saldo dellimposta sostitutiva si interesssi e altri redditi da capitale. Segni positivi per limposta sui redditi delle persone (+1,4%) e per lIva (+0,8%). Complessivamente, in tre mesi lerario ha incassato 83 miliardi e 169 milioni di euro. Non solo. I Comuni potrebbero riavere parte sostanziosa - 500 milioni - dei 900 tagliati con alcune misure, come leliminazione dellIci sulla prima casa. È stato lo stesso Tremonti a offrire una disponibilità in questo senso nel corso di un incontro con il presidente dellAnci, e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.
La manovra servirà per allineare il bilancio italiano alle richieste dellUnione europea. «Per noi - ha spiegato Tremonti durante il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al pacchetto di aiuti alla Grecia - è fondamentale proseguire nella strada del risanamento, per la stabilità dei conti». Ai colleghi di governo, il ministro dellEconomia ha spiegato i motivi della correzione dei conti, confermando che la manovra si concentrerà sul fronte della spesa pubblica. Nel triennio 2010-2012 la pressione fiscale si muoverà intorno al 42% del Pil, mentre alla spesa sarà imposto un tetto. Questanno lincremento di spesa non dovrebbe superare il limite del 2%.
Allipotesi di una manovra senza nuove tasse la Confindustria risponde sì. «Credo che sia necessaria - spiega Emma Marcegaglia - e che vada bene in termini di valore per tenere il rigore nei conti. Ovviamente devessere fatta non aumentando le tasse, ma tagliando la spesa pubblica dove cè spazio. Noi - aggiunge - sosterremo questo sforzo che il governo intende fare, anche indicando alcuni settori dove è possibile ridurre la spesa pubblica».
Marcegaglia e Tremonti, questultimo accompagnato dal leader della Lega Umberto Bossi, si sono incontrati a Roncade ad un convegno sulletica di impresa, organizzato dalla Confindustria veneta. Bossi ha indicato il ministro dellEconomia come «il nostro salvatore, perchè ha tenuto i soldi per i momenti difficili. Nonostante il grande debito pubblico - aggiunge - lItalia si salva perchè ha la massaia che mette i soldi da parte, e il gran lavoro del governo e di Tremonti. Un governo che non butta via i soldi».
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