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«Bene Di Pietro non i documenti»

da Milano

Caso Autostrade: il presidente Gian Maria Gros-Pietro apprezza l’apertura al dialogo del governo sul tema delle concessioni ma smorza gli eccessivi entusiasmi, anche a proposito di un rilancio delle nozze con Abertis. «In questo momento abbiamo una priorità, che è quella di pervenire alla definizione del quadro regolatorio. Tutto il resto viene dopo», ha commentato il numero uno di Autostrade. E all’insegna della cautela è anche la valutazione dell’incontro di mercoledì scorso tra il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, e il presidente dell’Aiscat, Fabrizio Palenzona. «Le dichiarazioni di Di Pietro sono estremamente positive, ma i documenti tecnici emessi dai collaboratori ci sembra non rispecchino completamente le sue idee - ha detto Gros-Pietro -: quindi dovremo capire meglio, ma questo lo farà l’Aiscat».

Il mercato, comunque, ha dimostrato ancora una volta di apprezzare qualsiasi segnale di movimento: il titolo Autostrade ha chiuso in rialzo dell’1,11 per cento.

Il «ritorno» della fusione italo-spagnola con la relativa distribuzione del dividendo straordinario continua, quindi, a essere un’ipotesi credibile.

E la prossima settimana potrebbe sciogliersi anche il nodo delle tariffe, su cui sta lavorando il Nars, il nucleo di valutazione che coadiuva il Cipe: le conclusioni sono attese entro

il 18 febbraio ma la bozza, propedeutica all’emanazione della direttiva generale da parte del ministero

delle Infrastrutture, sarebbe già in dirittura di arrivo.

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