Cronaca locale

Bene sindaco, ma i senza tetto sono degrado e non sicurezza

Bene sindaco, ma i senza tetto sono degrado e non sicurezza

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Bene sindaco, ma i senza tetto sono degrado e non sicurezza

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I condomini privati e i commercianti che si affacciano sulla volta di cristallo hanno restaurato completamente la Galleria del corso, il passaggio che collega corso Vittorio Emanuele con piazza Beccaria. Un investimento da 8 milioni di euro per restituire alla città e ai loro clienti l'altra galleria. In cambio - secondo la logica «pago e pretendo» - hanno chiesto al sindaco di collaborare nel mantenimento del decoro dello scintillante Salotto bis. Il sindaco non ha perso un minuto e ha annunciato telecamere, illuminazione e «ronde» dei vigili contro i bivacchi notturni.

Tradotto: il passaggio coperto, con i suoi stucchi ancora freschi, non può tollerare più il bivacco di clochard ed emarginati. Dimenticate le sue parole di qualche giorno fa, quando l'arcivescovo di Milano monsignor Delpini è intervenuto in consiglio comunale dicendo che «il Comune deve collaborare con i custodi della città, come li ha definiti l'arcivescovo, per prendersi cura di tutti i cittadini e rendere Milano sempre più coesa e inclusiva, dando particolare attenzione agli esclusi». Ecco che Sala, con una doppia giravolta, si prepara a organizzare, le ronde per sgomberare gli homeless che fanno tanto degrado.

Quello che non ha nemmeno voluto sentire per la Stazione Centrale, per via Vittor Pisani o per piazzale Cadorna, in un battito di ciglia lo organizza per il suo amato centro. Ma, attenzione, non si sta parlando di telecamere, illuminazione per rendere più sicure le strade, ma per dar fastidio a clochard e disperati che si accampano di notte sotto i portici di corso Vittorio Emanuele, di largo Corsia dei Servi o della Galleria perché ritenuti più sicuri. Così in men che non si dica il sindaco trova i soldi per la tecnologia, ma anche agenti per i turni notturni, se questo viene richiesto da chi ha versato 8 milioni per render ancora più bello il centro, ma non quando lo chiedono l'opposizione, i comitati e i cittadini esasperati dal clima di insicurezza e dalla paura, per non parlare delle vittime di scippi e violenze.

Lì nessuno paga (canoni e tributi a parte) e quindi non ha diritto a girare tranquillo per la sua città.

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