Centoventi dipinti del Seicento, stampe risalenti al XVI e al XIX secolo che riproducono paesaggi comaschi, litografie tratte da volumi religiosi, numerose xilografie, acqueforti novecentesche e una ricca collezione di cornici, dal barocco al primo Novecento. Ma anche bonsai, oggetti, abiti e accessori personali. È la parte di eredità di Carlangela Parodi Delfino, moglie di Antonio Ratti scomparsa lo scorso anno, che sarà in vendita fino a domani per beneficenza.
Teatro delliniziativa della famiglia Ratti la corte della Basilica di San Marco, nella piazza omonima, in concomitanza con «Floralia», mercatino benefico che offre vasi e lumi per balconi e giardini, piante rare e fiori insoliti curati dai carcerati di Bollate, oltre al «pronto soccorso verde» del botanico Pietro Bruni.
Il ricavato della vendita delleredità della defunta Parodi Delfino sarà devoluto a padre Augusto Colombo, missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), attivo in India dal 1952.
Già dal 1973 limpegno di Antonio Ratti e di sua moglie è sempre stato indirizzato a sostenere e finanziare il lavoro di padre Colombo.
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