
In estate le temperature aumentano, spesso insieme all'umidità, e questo ricrea un habitat perfetto per i batteri, che prolificano molto più in fretta. A ragione di ciò, è bene fare particolare attenzione a come conserviamo certi alimenti, perché c'è il serio rischio di contrarre un'intossicazione.
La raccomandazione arriva dall'Ecdc, ovvero Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che spiega come sia importante conservare nel modo giusto certi cibi e saperli trattare. Occhio, dunque, agli alimenti mal conservati. Alcuni cibi, inoltre, non andrebbero mai consumati crudi, o non sufficientemente cotti. Il rischio di contrarre delle intossicazioni alimentari è assolutamente concreto. Ecco perché è fondamentale vigilare sempre, garantendo sempre: igiene dell'alimento, conservazione corretta e cottura adeguata.
Uno dei batteri più insidiosi è il Vibrio vulnificus, presente nelle acque salmastre, stagni e aree costiere. Questo patogeno prolifica in ambienti caldi e poco igienici. È particolarmente presente nel Golfo del Messico e nelle coste dell'Asia. Entra in contatto con l'uomo attraverso l'ingestione di molluschi e crostacei crudi o poco cotti. Un alto metodo di trasmissione sono le ferite, ecco perché in mare sarebbe sempre bene proteggere escoriazioni e graffi di vario genere. Questo batterio, conosciuto come "mangia carne", è in grado di provocare una condizione chiamata fascite necrotizzante, che può addirittura portare al decesso.
Altri batteri a cui fare attenzione sono l'Escherichia coli, la Listeria monocytogenes, la Salmonella e il Campylobacter. Molti di questi scatenano infezioni intestinali più o meno gravi. Si tratta di condizioni che non devono essere trascurate, perché possono rapidamente portare a disidratazione.
Sembra inoltre che col passare degli anni i casi di intossicazione alimentare stiano aumentando.
Per cercare di prevenire le infezioni è fondamentale saper trattare gli alimenti. Attenzione alla carne, alle uova, e al pesce. Tutto deve essere ben conservato, specie in estate. "I frutti di mare devono essere consumati solo se cotti o abbattuti termicamente. Rischiose sono anche le uova crude o la maionese e lo zabaione fatti in casa. Il latte crudo va bollito prima del consumo ed evitato da bambini, anziani e donne incinte. Anche le verdure crude vanno lavate con cura, usando bicarbonato o soluzioni disinfettanti.
Taglieri e coltelli, vanno lavati con attenzione per evitare cross-contaminazioni", spiega Stefano Morabito, dirigente di ricerca del Dipartimento Sicurezza Alimentare dell'Istituto Superiore di Sanità, ai microfoni di Ansa.