Benessere

“In Italia purtroppo la ricerca è ritenuta una spesa e non un investimento”

Ricerca, prevenzione, alimentazione: ne abbiamo parlato con il Prof. Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

“In Italia purtroppo la ricerca è ritenuta una spesa e non un investimento”

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Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore, nonché fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è un fervido sostenitore della “restrizione calorica”. I segreti della sua dieta? Un caffè la mattina, una spremuta a pranzo e una cena leggera. Probabilmente, oltre ad un discorso di buona genetica, le sue abitudini fisiche e alimentari (cammina 30 minuti ogni sera e lavora per tante ore da oltre sessant’anni all’Istituto Mario Negri) sono i cardini della sua longevità e della sua lucidità (il Professor Garattini a novembre spegnerà 95 candeline).

È fermamente convinto che un giorno batteremo il cancro. Si occupa di ricerca sui farmaci ma non li assume (nemmeno l’aspirina). In caso si ammalasse di tumore accetterebbe di curarsi con la chemioterapia nonostante i danni collaterali che provoca. “In Italia purtroppo la ricerca è ancora ritenuta una spesa anziché essere un investimento; chi non fa ricerca non può camminare velocemente sul piano dell’economia e della salute” afferma il Prof. Garattini.

È anche convinto che oggi il compito di aiutare i ragazzi ad avere buone abitudini di vita spetti ai nonni visto che passano molto tempo insieme.. Lo abbiamo incontrato presso la sala Alessi del Comune di Milano dove è ha ricevuto il premio Vigna D’Argento, ideato da Pino Lagalle e il cui tema era la cultura diffusa, storie di persone che hanno fatto progetti, hanno messo in campo energie, impegno e resilienza. Ecco cosa ha raccontato in questa videointervista esclusiva per ilGiornale.

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