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Problemi gastrointestinali in viaggio? Ecco come contrastarli

Un viaggiatore su due è colpito ogni anno da problemi intestinali durante la vacanza. Scopriamo quali sono le cause e come prevenirli

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I problemi gastrointestinali durante un viaggio sono sempre più frequenti.

In particolare vi è una famigerata sindrome chiamata “diarrea del viaggiatore” che colpisce i turisti che si recano in Paesi come l’Asia, l’Africa e l’America latina. Questa sindrome è caratterizzata da mal di pancia, nausea, diarrea e vomito.

Ad essere colpiti da questi problemi gastrointestinali in viaggio sono circa sei milioni di viaggiatori ogni anno. Le cause sono molto spesso da imputare a scarse condizioni igieniche che fanno proliferare batteri, in primis l’Escherichia Coli. Spesso queste infezioni sono anche provocate da parassiti e dal Norovirus. L’azione di questi batteri è facilitata dallo stress e dall’abbassamento delle difese immunitarie, condizioni che si verificano a causa dello stress o quando si viaggia in un luogo dalle condizioni climatiche diverse da quello di origine.

Cosa fare se si hanno problemi gastrointestinali in viaggio

Quando si è colpiti da questo tipo di problemi mentre si viaggia, la prima cosa da fare è prestare molta attenzione all’idratazione. Fa bene reintegrare l’organismo con preziosi sali minerali grazie all’apporto di acqua minerale. È preferibile consumare acqua non gasata e a temperatura ambiente, bevuta a piccoli sorsi e più volte durante la giornata.

Al fine di reintegrare la flora batterica compromessa può essere utile prendere dei fermenti lattici o probiotici in grado di esercitare un’azione antinfiammatoria e al tempo stesso stimolare l’azione protettiva delle difese immunitarie impegnate a contrastare l’azione dei batteri nocivi. Solitamente questo tipo di problemi gastrointestinali si risolvono nell’arco di due o tre giorni.

In quell’arco di tempo va seguito un piano alimentare leggero a base di alimenti che apportano all’organismo carboidrati raffinati e amidi. Via libera quindi a riso bianco, pane, patate. Tra le verdure è bene optare tra quelle che contengono meno fibre e che possono essere digerite con facilità come le carote, le zucchine, gli spinaci da consumare rigorosamente cotte. Se i sintomi persistono anche il terzo giorno è bene consultare un medico per farsi prescrivere una terapia appropriata a base di antibiotici.

Come prevenire la diarrea del viaggiatore

Per non farsi rovinare le vacanze con questo tipo di problemi innanzitutto occorre prestare molta attenzione alle condizioni igienico sanitarie. Importante è lavarsi spesso le mani e se manca l’acqua prezioso è l’utilizzo degli igienizzanti.

Occorre anche sapere cosa si mangia durante il viaggio. Da evitare sono le uova, la carne cruda e le verdure. Quest’ultime possono essere lavate male o con acqua contaminata. Frutta e verdura vanno lavate accuratamente e sbucciate se è possibile. È severamente vietato bere l’acqua del rubinetto persino per lavarsi i denti. Si consiglia per l’igiene orale l’acqua minerale.

Evitare di acquistare i cibi dei venditori ambulanti di indubbia provenienza e anche le bevande con ghiaccio perché non è sicuro il tipo di acqua utilizzata.

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