Benigni senza contratto Fazio: «Così salta il programma»

Scoppia un’altra grana per il direttore generale della Rai Mauro Masi. Nella prima puntata di «Vieni via con me», il programma di Fabio Fazio con Roberto Saviano, in onda dall’8 novembre, ci dovrebbe essere Roberto Benigni. Insomma, una situazione ad alta tensione anti berlusconiana, viste le note prese di posizione di tutti e tre i protagonisti. Però i contratti per l’attore e anche per Paolo Rossi e Antonio Albanese, gli altri due ospiti, sono in bilico. Il motivo ufficiale è che sono troppo onerosi. Per Benigni si tratta di una cifra che si aggira sui 250mila, moltissimo per uno show di Raitre, non così tanto se si considera l’importanza dell’attore premio Oscar. La realtà è che nessuno in Rai si vuol prendere la responsabilità di mandarli in onda e il cerino se lo passano Masi e il vicedirettore per le risorse artistiche Lorenza Lei. Il direttore generale non può permettersi di rifiutare la presenza di uno come Benigni che porta milioni di spettatori, ma ha già le sue grane con Santoro e con tutti gli altri programmi orientati a sinistra che dispiacciono al premier e fa sapere che sul suo tavolo non è ancora arrivato nulla. Lorenza Lei, in predicato di sostituire Masi se questi verrà rimosso, non vuole certamente fare troppo dispiacere agli ambienti berlusconiani, ma fa sapere di aver già iniziato le trattative economiche e che la decisione finale non spetta lei.
Benigni e Saviano sono pronti a fare venire l’orticaria al premier. Nella prima puntata (ma non è stato ancora deciso) si pensa infatti di parlare di mafia e politica. Gli altri temi su cui si lavora sono il dopo terremoto all’Aquila e l’emergenza rifiuti in Campania.

Fazio, in un’agenzia arrivata ieri sera tardi, minaccia di non fare più il programma: «Non ci sono giustificazioni di natura economica - dice - evidentemente è un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà».

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