«Benissimo, è tutta pubblicità»

È Pasqua, ma lavora come un matto Fausto Brizzi, che da Torino, alla settima settimana di lavorazione di Maschi contro femmine, spensierata commedia corale pronta per l’autunno, dice la sua sul remake di Amici miei. La sua opinione conta perché il regista e scrittore romano firma, insieme con Piero De Bernardi, Marco Martani e Neri Parenti, la sceneggiatura di Amici miei 400. Come tutto ebbe inizio.
Ha visto che can-can, intorno all’operazione di De Laurentiis?
«Non capisco: è stato fatto il remake di tutto, come insegnano gli americani. Poi il nostro film è molto rispettoso del soggetto originale. Tant’è che Piero De Bernardi, autore del soggetto di Amici miei, è stato il nostro garante. Proprio per rispettare lo spirito della saga di Monicelli. Mi spiace che De Bernardi non potrà vedere il nuovo film, dato che è morto».
Che cosa c’è di nuovo e che cosa di uguale, nel film di Parenti, rispetto all’originale?
«Intanto, lo stesso cinismo, la stessa malinconia di Amici miei. Faremo ridere, sì, ma è rimasta quell’aria di tristezza, tipica di quando si entra nella seconda fase della vita, toccando i cinquant’anni. Abbiamo cambiato gli scherzi. Non si potevano mettere gli schiaffi alla stazione... nel Quattrocento. Ma ci sarà una supercazzola medioevale esilarante».
Quale registro linguistico avete scelto, data l’epoca?
«Una calata toscana medioevale, con un tocco aulico e “infiocchettato”, del genere “messer mio”, si mescola a un linguaggio più potabile per il pubblico».
Teme che gli attacchi della rete possano nuocere al film?
«Anzi, più ne parlano, più pubblicità ci fanno. Io sono assolutamente sereno. Anche perché le critiche ci sono sempre state, quando si toccano “gli intoccabili”. Neri Parenti, poi, ci è abituato, con tutti i film di Fantozzi che ha girato. Ogni anno, c’era qualcuno pronto a dire: “Sì, vabbè, ma il Fantozzi dell’anno scorso era mejo”.

Se non ci fossero sfide, non ci sarebbe il cinema».
Spieghiamo che cos’è un «prequel»?
«Il «prequel» è un film, che parla dello stessa tema, con gli stessi personaggi, ma prima che tutto accada. Come in Guerre stellari».