Benitez presenta il nuovo Balotelli: ma è piccolo e magro

Philippe Coutinho è rimasto ancora un po’ piccoletto e magrino, figurarsi come era due anni fa quando l’Inter l’ha trovato al Vasco de Gama. Visto, comprato e lasciato nel suo club fino alla maggiore età raggiunta il 12 giugno di quest’anno, ieri la presentazione ufficiale ad Appiano Gentile: «Sono molto felice di essere qui, spero di vincere tanti trofei e dare molte soddisfazioni ai tifosi dell’Inter». Fin qui un tesoro che almeno non sentirà addosso il peso di un grosso impegno economico tutto da risarcire al club che lo ha comprato, solo 3,8 milioni di euro. Dicono che il suo valore di mercato nel frattempo sia già raddoppiato, tutti concordi nel ritenerlo un futuro crack del calcio mondiale, diciannove presenze al Vasco nell’ultima stagione e un gol. Un minimo di prudenza non stonerebbe, è un trequartista, o almeno lo mettono lì, medesimo ruolo di Sneijder: «Mi ispiro a lui - ha detto Philippinho -, anche se dicono che assomiglio a Pato. Forse di faccia, ma lui è più punta di me, più attaccante».
Ha detto che i sudamericani lo stanno aiutando a capire cos’è il calcio italiano, alla Pinetina si sta bene e poi lui non è uno da discoteca anche se è di Rio de Janeiro e preferisce stare in casa con mamma, papà e fidanzata. Dicono tutti così, poi si trovano davanti a pullman di ragazzine squittanti e rivedono il loro futuro. Intanto fa i numeri con la palla: «Sognavo di giocare in una grande squadra europea, è il sogno di ogni bambino che giochi a calcio, quando ho saputo che l’Inter voleva acquistarmi ero emozionatissimo. Maicon, Lucio e Julio Cesar li vedevo solo in televisione, adesso sono qui e mi sembra di continuare a sognare».
Ieri ha mostrato la sua maglia a strisce con tanto di nome ma senza numero, dice che non ci ha ancora pensato, è solo un particolare.

I suoi agiografi attribuiscono la sua scoperta a Antonio Picardi, l’Inter preferisce ricordare il lavoro di Marco Branca e Piero Ausilio, il braccio destro del responsabile di mercato nerazzurro che setaccia il brasileirao e scopre talenti. Rafa Benitez si è già sbilanciato: «Un giovane con grandi qualità che potrebbe diventare il futuro dell’Inter», e gli ha messo la maglia sulle spalle.

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