Benitez: «Siamo pronti a realizzare qualcosa di storico»

L'Inter questa sera a Montecarlo si gioca la sua prima supercoppa europea e per battere l'Atletico Madrid si affida a Rafa Benitez che, a differenza di Josè Mourinho, ne ha già conquistata una cinque anni fa da tecnico del Liverpool. «Siamo qui per fare la storia della società» ha detto lo spagnolo, sempre attento a livellare meriti propri, della squadra e della dirigenza. Con il solito sorriso furbo ha spiegato cosa si aspetta dall'Inter: «Mi attendo passi avanti rispetto alla supercoppa italiana, il nuovo assetto è un po' più rischioso, loro sono forti ma se facciamo tre gol subendone solo uno come contro la Roma andrà bene». In realtà le novità rispetto al passato saranno minime, Benitez per il momento preferisce non stravolgere l'impianto di gioco perciò gli undici in campo saranno quelli di una settimana fa, e gli stessi della finale di Champions League. A partire dal capitano Javier Zanetti che proprio oggi compie quindici anni da interista. Accanto alle scontate dichiarazioni prepartita, «occhio a Forlan e Aguero», un pensiero anche per l'ex compagno Ibrahimovic: «Va al Milan? Non mi fa nessun effetto». Capitolo mercato: l'interesse per Mascherano è ancora reale ma solo se la cifra non supererà i 15 milioni di euro, il fax di Branca rilanciato dal «Sun» è ormai datato qualche giorno. Più difficile la situazione Kuyt, vuole andare via ma dopo aver giocato ieri in Europa League si è precluso la possibilità di farlo nei gironi di Champions con l'Inter. L'alternativa rimane Sculli.
Ancora una volta dunque l'uomo dei sogni nerazzurri dovrà essere Wesley Sneijder che giocherà anche per vincere la sfida personale con Diego Forlan nella corsa al Pallone d'Oro. Intanto ieri è arrivato il primo premio: miglior centrocampista della scorsa Champions a completare l'en-plein interista con Julio Cesar, miglior portiere, Maicon, miglior difensore e Milito, miglior attaccante e giocatore in assoluto. Un pieno di celebrazioni che però non spaventa Quique Sanchez Flores, che ha già battuto l'anno scorso Benitez in Europa League: «Abbiamo il 50% di probabilità di vincere e non faremo la figura delle comparse, ho fiducia nei miei giocatori» ha detto l'allenatore dei colchoneros.

Non proprio della stessa opinione Sergio Aguero: «Perdere contro l'Inter non sarebbe un fallimento vista la loro forza». Più ottimista Forlan: «Non facciamo errori e li battiamo» il motto dell'argentino, anche per l'Atletico è la prima finale di Supercoppa europea e sprecarla sarebbe un delitto.

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