da Milano
La benzina vola al nuovo record di 1,399 euro al litro, proprio alla vigilia del primo esodo estivo. Che gli italiani affronteranno spendendo l11% in più dellanno scorso: rispetto a luglio 2005, infatti, la «verde» ha subito un aggravio di 0,14 euro e un pieno per un'auto di medio-alta cilindrata schizza così da 62,95 a 70 euro.
LEni spiega che il rialzo si deve alla forte crescita delle quotazioni del petrolio, che si riflette ovviamente anche sui prodotti derivati. «Il mercato internazionale - afferma il colosso petrolifero - continua a registrare quotazioni in salita e consolida giorno per giorno nuovi livelli massimi sia del greggio che dei prodotti. Il greggio, rispetto alla quotazione media del mese di aprile, pari a 70 dollari al barile raggiunge i quasi 75 dollari al barile».
Un record che però è già superato: venerdì, infatti, il «Light crude» (il greggio americano) si è arrampicato fino a 75,78 dollari al barile, il massimo di tutti i tempi, in scia alla tensione internazionale determinata dai test missilistici della Corea del Nord e dal programma nucleare iraniano. Anche il Brent ha stracciato il precedente record storico, salendo a un massimo di 75,09 dollari. E per il futuro gli esperti prevedono nuove impennate: gli 80 dollari al barile sono dietro langolo. Ed ecco perché «la benzina - sottolinea ancora lEni - è passata da una quotazione media del mese di aprile pari a 680 dollari a tonnellata, ai 770 dollari a tonnellata odierni». Ieri, in particolare, si è arrivati al livello più alto mai registrato in Italia presso i distributori tradizionali: a mettere mano ai listini è stata l'Agip, che ha aumentato il prezzo della verde di 3 centesimi di litro, facendola arrivare a 1,399 euro negli impianti serviti (1,378 euro per il fai da te). Il precedente record storico, registrato il 6 maggio scorso, era di 1,381 euro al litro. Rialzo anche per il gasolio, che cresce di un centesimo e va a 1,223 euro il litro. Ma in alcuni distributori (da quelli autostradali a quelli di alcune zone considerate disagiate come le isole minori) gli automobilisti potrebbero trovare ulteriori brutte sorprese: a causa dei differenziali previsti per questo tipo di impianti un pieno può infatti superare abbondantemente i 70 euro.
In particolare in Campania e Molise, dove sono in vigore differenziali decisi dagli Enti locali in seguito al taglio dei trasferimenti nazionali per la sanità, laggravio è assicurato: un incremento dellaccisa ha infatti portato i prezzi al consumo ad essere più alti di 0,030 euro rispetto a quelli consigliati dalle compagnie ai propri gestori nel resto dItalia.
Secondo Contribuenti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.