Benzina ai massimi da un anno: 1,33 al litro E il pieno all’automobile costa 4 euro in più

PETROLIERI Secondo l’Up è un errore fare paragoni soltanto con il prezzo del greggio

La benzina ha rotto ieri quota 1,33 euro, tornando a valori non più toccati da un anno. Shell si conferma il marchio più «caro» sul mercato anche perché ieri ha effettuato un rialzo di 0,5 centesimi portando la verde a 1,334 euro. Il gasolio più salato è ancora quello di Shell, a 1,174 euro, mentre i prodotti Agip si attestano rispettivamente a 1,323 e 1,169 euro al litro. Gli 1,334 euro al litro di Shell rappresentano il valore più alto raggiunto da oltre un anno, quando nella settimana dal 6 al 13 ottobre la benzina era salita fino a 1,352 euro, per poi scendere a 1,293 in quella successiva e imboccare una parabola discendente che si sarebbe fermata solo agli inizi di gennaio, quando la verde e il gasolio viaggiavano pochi centesimi sopra la soglia di un euro.
Anche se è previsto un rallentamento della corsa nei prossimi giorni, nell’eventualità di una frenata delle quotazioni del greggio che trascinano con sé anche i prezzi internazionali dei carburanti, le associazioni dei consumatori sono tornate all’attacco. «Gli aumenti registrati nei listini dei carburanti portano un pieno di benzina a costare 4,3 euro in più rispetto ad appena un mese fa, e 4 euro in più per un pieno di gasolio», ha spiegato il Codacons.
Naturalmente l’Unione petrolifera si difende. «Legare l’andamento dei prezzi dei carburanti a quelli del greggio e non a quelli internazionali di benzina e gasolio è sbagliato - ha detto l’Up - ; nel corso degli ultimi 30 giorni i prezzi internazionali della benzina sono cresciuti di 5,2 centesimi euro al litro contro i 4,1 del prezzo interno al netto delle tasse (prezzo industriale). Rispetto a luglio, a parità di prezzi al consumo dei carburanti, le quotazioni della benzina sono superiori di 2-3 centesimi euro al litro, mentre il costo industriale è rimasto sugli stessi livelli. In ottobre, il prezzo della benzina è invece sceso di oltre 4 centesimi rispetto ad agosto con un risparmio di 2-3 euro per un rifornimento di 50 litri». Ieri, intanto, il prezzo del petrolio è tornato sopra gli 80 dollari al barile. Un anno fa era allo stesso livello.

In compenso il cambio euro-dollaro era a 1,38 contro gli 1,50 attuali, fattore questo che dovrebbe aiutare a contenere il prezzo della benzina. L’Opec ha promesso di aumentare la produzione se il petrolio dovesse superare i 100 dollari.

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