La benzina sfiora 1,44 euro, il governo accelera la riforma

Vola il prezzo della benzina che sfiora 1,44 euro al litro e tocca i massimi dal settembre 2008. Dopo la tregua della Pasqua, una compagnia dopo l’altra ha ritoccato i listini all’insù. E i tempi per il varo di un pacchetto di misure sembrano maturi: il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha annunciato che il pacchetto verrà presentato la prossima settimana: un disegno di legge o anche un Protocollo d’intesa con gli operatori. E i petrolieri si dicono pronti ad un accordo.
«Dobbiamo decidere la prossima settimana se fare un ddl o un accordo con le compagnie, perché si possono fare entrambe le cose» ha precisato Saglia a Sky Tg economia.
Obiettivo principale del governo, ha ribadito il sottosegretario, è quello di «ridurre se non azzerare il differenziale con il resto d’Europa entro tre anni» (che attualmente è tra i 3 e i 5 centesimi) e «abbiamo già trovato un testo di legge che trova d’accordo gli operatori», ha assicurato.
Tra i principi cardine della riforma, Saglia ha ricordato la trasparenza dei prezzi, la riduzione del numero delle pompe, le norme sugli orari e il non-oil e l’aumento dei self service. Allo studio è anche il prezzo settimanale per evitare le continue oscillazioni dei listini che disorientano i consumatori. Per quanto riguarda la riduzione del numero dei distributori, però, pur essendo la questione sul tavolo da «diverso tempo» servono l’accordo «con le Regioni» e «incentivi per le imprese».
A scendere nuovamente in campo contro il caro-benzina anche il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, secondo cui «la cosa più importante da fare» è «aumentare il self-service, in particolare l’iperself, perché gli impegni che sono stati assunti da Eni con noi hanno dato ottimi risultati fino a 10 centesimi in meno sul servito: significa essere veramente in linea con l’Europa». Per parte sua il presidente dell’Up, Pasquale De Vita, ha insistito invece sul fatto che chi cerca la benzina meno cara la può trovare: «Ci sono migliaia di impianti che vendono la benzina a livello dei prezzi europei. Self-service, sconti, iniziative di promozione», ha sottolineato, aggiungendo che «siamo di fronte ad un’aggressione totale, anche da parte di giornali e mass media, perché sembra che sotto Pasqua ci sia stata una grande speculazione sulla benzina. In realtà negli ultimi 15 giorni i prezzi sono rimasti fermi».

All’attacco i consumatori che comunque apprezzano l’ipotesi della sterilizzazione dell’Iva ventilata dal sottosegretario Saglia nei giorni scorsi. Per Federconsumatori i rialzi pesano sugli automobilisti per 254 euro annui. E secondo i calcoli dell’Adoc per un pieno occorrono in media 11 euro in più dello scorso anno.

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