Milano - Lo sciopero dei benzinai sta creando non pochi problemi agli automobilisti. Scatta stasera alle 19, ma già da ieri ai distributori c'erano le code per fare rifornimento, e molti impianti hanno esaurito le scorte. Problemi soprattutto nelle zone centrali delle città, dove in alcuni casi si segnalano anche disagi alla circolazione. Nelle grandi città gli addetti alla distribuzione dei giornali free-press si sono spostati dai semafori o dalle stazioni della metropolitana ai distributori.
La serrata dei benzinai in Sicilia è scattata con un giorno di anticipo rispetto al calendario nazionale, che vedrà gli impianti in tutt'Italia chiudere per 48 ore. Nell'isola si sta registrando un'adesione intorno al 92%, con punte fino al 96% in alcune zone. In media nove impianti su dieci sono rimasti chiusi.
Torino a secco già da oggi Il 50% dei distributori di benzina di Torino aveva già chiuso oggi, avendo esaurito le scorte di carburante. Lo ha comunicato la Faib-Confesercenti, la federazione che nel capoluogo piemontese raccoglie circa 500 benzinai sugli 800 esistenti.
Le richieste dei gestori Per poter ricomporrere la vertenza degli esercenti gli impianti di carburante, serve l'intervento diretto della presidenza del Consiglio: lo ribadiscono Faib-Aisa, Fegica-Cisl e Figisc-Anisa, confermando lo sciopero di due giorni dei benzinai contro i provvedimenti di liberalizzazione del settore e sottolineando il rispetto dei servizi minimi essenziali. Queste le modalità dello stop: 1) viabilità stradale: dalle ore 19 di oggi, martedì 6, alle ore 7 di venerdì 9 febbraio;
2) viabilità autostradale: dalle ore 22 di oggi, martedì 6, alle ore 22 di giovedì 8 febbraio;
3) Sicilia: le chiusure sono state anticipate di 24 ore, e sono iniziate alle ore 19 del 5 febbraio.
Secondo i gestori, il provvedimento messo a punto dal ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, "tende ad amplificare le condizioni di favore su cui già ora può contare la grande distribuzione organizzata.
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