Bergamo cinque ore da Palazzi "Calciopoli non è più credibile"

«Il teorema che ha portato a Calciopoli non è più credibile, quel processo sportivo è stato una farsa».L’ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo ha aperto ieri la sfilata di testi­moni per l’appendice di Calciopoli, messa in moto dalle nuove intercettazioni portate alla ribalta dalla difesa di Luciano Moggi al proces­so penale in corso a Napoli. Quest’appendice inizia a distanza di oltre sette mesi dall’espo­sto presentato dalla Juventus in Federcalcio per la revoca dello scudetto 2006 assegnato a tavolino all’Inter. Nelle cinque ore di audizione davanti al pro­­curatore Palazzi, l’ex fischietto livornese - ac­compagnato dal legale Silvia Morescanti- ha ribadito le sue convinzioni sullo scandalo che quattro anni fa mise a soqquadro il mondo del calcio italiano. «Tornare a ripetere le stes­se cose, e cioè che parlavo con tutti (dirigenti e club di Serie A, ndr ), è per me una delusione -ha ammesso Bergamo- .L’ho sempre detto, e non è una novità per me ammettere che par­­lavo anche con l’Inter, e quindi con Facchetti e Moratti. Ma nel 2006 non fui creduto». Bergamo, nel faccia a faccia con Palazzi, ha commentato una per una le nuove intercetta­zioni emerse nel processo penale, che appun­to riguardano i rapporti che anche il club ne­razzurro intratteneva con i vertici della classe arbitrale. «Quest’avvenimento ha segnato la vita di molti e se fosse stato approfondito da subito, avrebbe avuto sicuramente risultati di­versi », ha sottolineato Bergamo. Da qui la sua convinzione che «il teorema che ha portato a Calciopoli non è più credibile». Il teorema che ha portato all’assegnazione a tavolino, da parte dell’allora commissario Figc Guido Rossi, di uno scudetto all’Inter, che ora la Juventus vuole veder revocato: «Non voglio addentrarmi in valutazioni che non mi spettano- ha concluso Bergamo- . De­vo però salvaguardare l’onorabilità di un gruppo (di arbitri, ndr ) che si è comportato bene, lavorando ottimamente, e che quindi meritava altre considerazioni.

Deve essere ri­stabilità la verità: Calciopoli non fu lo scanda­lo degli scandali che si ancora oggi si crede». Forse domani a Milano o dopo Natale in Pro­cura Figc sarà ascoltato Moratti, martedì 28 toccherà invece all’altro ex designatore Pairet­to. Poi una lunga sfilata di ex arbitri e dirigenti di altri club.

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