Berlino, lotta all'Aids: americano guarisce con trapianto di midollo

Un gruppo di medici tedeschi è riuscito a far guarire dall’Aids un paziente sieropositivo, trapiantandogli il midollo di un donatore immune al virus

Berlino, lotta all'Aids: americano guarisce  con trapianto di midollo

Berlino - Casuale, come tutte le grandi scoperte mediche, dalla penicillina in poi. Ma potenzialmente rivoluzionaria la scoperta di un gruppo di medici tedeschi, che nella clinica Charitè di Berlino sono riusciti a far guarire dall’Aids un paziente sieropositivo. Il paziente, un americano di 42 anni, oltre che essiere sieropositivo era malato di leucemia, e per questo il team di medici che lo ha in cura aveva optato per un trapianto di midollo. La scelta dei medici si è concentrata nella ricerca di un donatore che appartenesse alla rarissima classe di persone immuni naturalmente all’Hiv (circa l’1% della popolazione europea).

Scomparso il virus
Dopo aver proceduto a più di sessanta analisi il team medico ha dato il candidato ideale, che ha una mutazione genetica naturale, nota come CCR5 delta 32 e che, se ereditata da entrambi i genitori, immunizza contro la maggior parte dei ceppi del virus. Un tentativo un pò "alla cieca" condotto dal dottor Gero Hutter, a capo del team, ma che ha portato a risultati soprendenti. Il paziente, infatti, sembrerebbe a tutti gli effetti guarito: dopo 600 giorni dall’intervento (avvenuto nel 2006) nel suo corpo non c’è traccia del virus Hiv, nonostante l’uomo non prenda più farmaci antiretrovirali.

Successo senza precedenti Una cosa senza precedenti in campo medico. "Un grande successo per la scienza", ha commentato il direttore della clinica di medicina di Ematologia e di Oncologia dell’ospedale, Thielm Eckhard, e un "evento medico". Ma Eckhard ha anche avvertito con onestà che "ora abbiamo davanti a noi una lunga strada per capire se questo trattamento può sfociare davvero in una cura per l’Aids".

Anche perchè, essendo finora un caso unico, gli scienziati non sono sicuri che il virus dell’Hiv, sebbene non dia tracce di sè da quasi due anni nel corpo del paziente, non possa all’improvviso tornare a fare la sua comparsa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica