da Berlino
Si sbagliava chi pensava che lultima parola sul varo del nuovo governo tedesco di grande coalizione fosse stata già detta. Ieri luomo forte della Baviera, il cristiano-sociale (Csu) Edmund Stoiber, ha annunciato di rinunciare al ministero che aveva voluto e ottenuto, quello dellEconomia e delle Nuove tecnologie. Stoiber, che a questo punto torna a Monaco per restare capo del governo regionale bavarese, ha proposto alla cancelliera designata, la cristiano-democratica (Cdu) Angela Merkel, Michael Glos quale suo sostituto allimportante dicastero. Glos è attualmente capogruppo parlamentare della Csu al Bundestag (Parlamento federale). La decisione del principale esponente della Csu è giunta dopo il terremoto di lunedì nel Partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere uscente Gerhard Schröder. Il presidente della Spd e braccio destro di Schröder, Franz Müntefering, si era dimesso dopo lo smacco subìto con la bocciatura del suo candidato, Kajo Wasserhövel, alla segreteria del partito.
Il direttivo, con votazione segreta, ha preferito eleggere la signora Andrea Nahles, 35 anni, vicina allex numero uno della Spd, Oskar Lafontaine, oggi alla guida con il postcomunista Gregor Gysi del nuovo movimento di estrema sinistra. Con lingresso della Nahles nella sala comando socialdemocratica, lintesa programmatica con la Cdu-Csu si complica. La neoeletta segretaria aveva nel recente passato duramente criticato le svolte riformatrici (tendenti al centro) del tandem Schröder-Müntefering e pertanto, ora, non può essere escluso un irrigidimento delle posizioni della Spd. Se così fosse, la Merkel quasi certamente si vedrebbe costretta a sciogliere il patto di grande coalizione. Müntefering medita di ritirare la sua candidatura a vice-cancelliere e ministro del Lavoro. Si torna a parlare di un governo tra socialdemocratici, estrema sinistra e Verdi.
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