Roma - Un
sabato interamente romano per Silvio Berlusconi che è rimasto tutta la giornata a Palazzo Grazioli.
Solo una breve parentesi con una visita nel ritiro del suo Milan che questa sera giocherà
all’Olimpico, poi per il resto nessun incontro ufficiale. Il premier, però, ha avuto modo di parlare di
politica al telefono con alcuni esponenti del partito per preparare la campagna elettorale in vista
delle regionali. Il Cavaliere a chi lo ha contattato ha ripetuto sempre lo stesso ragionamento: "Abbiamo rispettato la legge, abbiamo dato solo un’interpretazione delle norme senza modificare
nessuna legge".
Decreto interpetativo Naturalmente il riferimento è al Dl interpretativo varato dal Governo ieri sera per
risolvere il caos delle liste regionali. È inutile attaccare il Presidente Napolitano - questo appunto il
ragionamento del premier - non c’è stato nessun stravolgimento delle regole e nessun intervento
contro la Costituzione.
Il Presidente del Consiglio, dunque, ribadisce la validità dell’operato del Governo e non si cura
delle proteste provenienti dall’opposizione contro il decreto. Possono dire quello che vogliono - ha
spiegato il Cavaliere -, noi penseremo solo a governare e a vincere le elezioni. È chiaro però - ha
fatto inoltre notare il premier ai suoi interlocutori - che a comandare da quella parte è Di Pietro.
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