Berlusconi agli alleati: "Sul Pdl non torno indietro, piuttosto mi tiro fuori"

Il Cavaliere: "Vado avanti ma non ci sarà alcuna annessione, il partito va costruito assieme. Se il sistema istituzionale italiano non cambia non ci sarà un presidente del Consiglio in grado di governare". Fini? "Sarebbe un ottimo successore di Veltroni a Roma"

Berlusconi agli alleati: "Sul Pdl non torno indietro, piuttosto mi tiro fuori"

Roma - "Sul Pdl non torno indietro, piuttosto mi tiro fuori". Parola di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, intervenuto alla presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, torna sulle polemiche innescate dalla sua nuova intuizione, il Popolo della Libertà. Ali alleati riottosi rivolge un appello: "Costruiamo insieme partito e regole". Nessuna annessione, nessuna richiesta di bussare alla porta del Pdl; per Berlusconi, infatti, il nuovo soggetto politico è "tutto da costruire" l’invito agli alleati ad entrare nel partito del Popolo della Libertà.

"Sistema elettorale italiano grottesco" Se il sistema istituzionale italiano non cambia, il Paese non andrà avanti e non ci sarà un presidente del Consiglio in grado di governare. Secondo il Cavaliere l’attuale sistema è "grottesco" e se non si lavora per cambiarlo nessun presidente del Consiglio potrà governare e il Paese rischia di restare indietro.

Sondaggi Secondo i recenti sondaggi Euromedia il Partito delle libertà si attesta al 32,2% dei consensi mentre il Pd è fermo al 26,2%.

"Fini? Sarebbe un buon successore di Veltroni a Roma" "Penso che Gianfranco Fini sarebbe un buon successore di Veltroni. Bisogna vedere però se Gianfranco - ha aggiunto - abbia questa volontà e questa prospettiva".

"Mi servirà la bacchetta magica" "Mi servirà la bacchetta magica per risanare tutti i problemi e le insoddisfazioni che esistono nei cittadini nei confronti della politica". L’ex presidente del Consiglio ha fatto riferimento al Governo Prodi definendo il premier come colui che "ha la sfortuna di guidare un esecutivo inconcludente".

"Mai stato così popolare" Berlusconi ha sottolineato di non essere mai stato tanto popolare tra la gente: "Credo che si siano tutti accorti, i giornali un pò meno, la televisione di più, che sta succedendo qualcosa di nuovo. C’è una grande insoddisfazione da parte dei cittadini nei confronti dell’attuale politica. Non ho mai registrato tanto entusiasmo nei miei confronti negli ultimi 14 anni, al punto - ha detto scherzando e mostrando alcuni graffi sulle mani - che mi sono venute le stigmate".

"Sinistra prigioniera degli estremisti" Per Berlusconi "il governo di sinistra non fa nulla di quello che gli italiani si attendono anche perchè la sinistra moderata è prigioniera della sinistra estrema marxista-ortodossa. Vogliamo dare alla sinistra moderata vittima dei diktat della sinistra estrema la possibilità di divincolarsi da questo abbraccio mortale".

"Basta coi 50 partiti" "Io non credo si possa continuare ad avere 50 partiti perché è una situazione ridicola e quando ne

parli all’estero ti domandano: 'Really', veramente?". Il Cavaliere ha sottolineato come "il cosiddetto vassallum è una legge che favorisce i grandi partiti ma è anche una legge che va contro l’eccessiva frammentazione".

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