Roma - Il premier torna all'attacco della magistratura. Poi si scaglia contro l'opposizione: "No al dialogo con i giustizialisti". Raffiche di fischi e di "buuu" e solo qualche applauso per il premier Silvio Berlusconi dalla platea della Confesercenti quando ha definito "i giudici e pm politicizzati" come "una metatastasi della nostra democrazia". Dal palco il Cavaliere sottolinea: "Prima passavo i sabati ad andare a trovare i miei collaboratori malati in ospedale, ora passo i sabati con i miei legali a preparare le udienze per contrastare il pm che mi attaccano". Poi prosegue: "I cittadini hanno il diritto a esser governati da chi hanno scelto democraticamente. Non posso accettare che un ordine dello Stato voglia cambiare chi è al governo, ledendo il diritto dei cittadini, con accuse fallaci".
L'interesse di tutti Il presidente del Consiglio spiega che in politica è sceso per difendere gli interessi degli italiani "il mio
interesse - aggiunge il premier - sarebbe stato quello di godermi i soldi che mi sono meritatamente conquistato". E invece il capo del governo è costretto a fare i conti con "un ordine dello Stato che pretende di cambiare chi è al governo. Ho avuto 587 visite dalla polizia
giudiziaria della guardia di finanza, una spesa che dal 1994 è più di 174 milioni di euro e fino al 2006 sono
789 i giudici che si sono interessati del politico Berlusconi con il fine di sovvertire il voto degli italiani". Il Cavaliere, dopo aver elencato
numeri e date torna a ribadire che non ci sarà più la possibilità che si ripeta il 1994. "Noi andiamo avanti" dice Berlusconi. Poi mima il gesto delle manette
attaccate ai suoi polsi e commenta: "Molti pm mi vorrebbero vedere così".
Dialogo interrotto "Ho fiducia nei magistrati perché sono sempre stato assolto - continua il premier -, ma dopo il calvario che ho dovuto subire tutti questi anni, mi indigno a vedere questa opposizione che invece di unirsi alla maggioranza" si lascia tentare dall’ala giustizialista. Così nel suo intervento ala Confesercenti Berlusconi attacca i giudici e spiega perché non è possibile alcun dialogo con l’opposizione. "Sono indignato - prosegue - perché vedo una democrazia in libertà vigilata sotto il tacco dei giudici politicizzati. Così stando le cosenon c’è più possibilità di dialogo con una opposizione che è rimasta giustizialista. Non c’è più possibilità di dialogo e il dialogo si spezza. Lo hanno voluto spezzare loro questo dialogo. Ma ora non lo vogliamo più noi".
Veltroni: "Nessun leader in Europa parla come lui" "L'attacco di Berlusconi cambia i rapporti tra maggioranza e opposizione". E'durissimo il commento di Veltroni alle parole del premier. "In Europa - aggiunge il leader del Pd - nessun leader parla come lui".
"Rispetto dei ruoli" "Non è un problema di dialogo, ma di rispetto dei ruoli che non c’è stato". Così Veltroni commenta la contestazione della platea di Confesercenti all’intervento del premier. "Non mi è mai capitato - ha detto - di trovarmi di fronte a un presidente del Consiglio che fa un comizio a una categoria di persone che lavorano e aiutano il Paese a crescere. Chi ha quella responsabilità, dovrebbe rispettare le persone che si trova davanti, l’opposizione e il suo ruolo che è quello dipPresidente del Consiglio. Se avesse detto che - ha proseguito - la pressione fiscale nel Dpef cresce dello 0,2% sarebbe stato più sincero". A chi gli chiedeva dei fischi venuti dalla platea al premier, Veltroni ha risposto: "La platea ha provato un grande imbarazzo e anche io l’ho provato".
Il presidente Venturi "I nostri ospiti vanno rispettati, non ritengo positivo quello che è successo, la nostra reazione non mi è piaciuta": così il presidente della Confesercenti Marco Venturi commenta la risposta della platea della confederazione alle affermazioni del premier sulla magistratura. "Per Berlusconi sono temi sensibili e ha ritenuto doverne parlare. Mi spiace per la reazione della platea, sono imbarazzato" ha proseguito Venturi sottolineando che, comunque, "una parte della platea ha fischiato, l’altra ha applaudito: non siamo un’organizzazione politica e quindi dentro c’è di tutto, una parte e l’altro. Questo è un evento che non doveva essere politicizzato. L’anno scorso comunque era stato fischiato l’allora premier Romano Prodi" ha ricordato Venturi assicurando che il presidente del Consiglio verrà sempre invitato all’assemblea annuale: "Per noi - ha detto - contano le istituzioni".
Bossi: "Meglio volare più basso" Così il leader della Lega Umberto Bossi replica, alla Camera, a chi gli chiede delle dichiarazioni di oggi sui giudici del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Bossi infatti sottolinea: "Spero non si rompa il filo del confronto" con il centrosinistra. Bossi ha aggiunto che in caso di "scontro frontale", poi "le cose sono difficili da far passare", a partire dal federalismo, 'bandiera' da sempre del Carroccio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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