Berlusconi convince l’Udc Polo unito al voto in Molise

Dopo due incontri tra il leader azzurrro e il segretario Cesa rientra la protesta dei centristi che minacciavano di correre da soli

da Roma

«Lui no. Tutti tranne Iorio». Invece sarà proprio lui, il governatore uscente Michele Iorio, il candidato unico di tutta la Cdl alle prossime elezioni regionali del Molise, il 5 e 6 novembre. Prima il niet dell’Udc, che minacciava di correre da sola se non si fosse cambiato cavallo, poi un duro, lungo, braccio di ferro, infine l’«incontro chiarificatore» l’altra sera tra Silvio Berlusconi e Lorenzo Cesa con un accordo sul filo di lana. Risultato, i centristi fanno un passo indietro e danno via libera a Iorio. In cambio, ottengono due posti in più nel listino.
Soddisfatto il Cavaliere. «Se ci spacchiamo in Molise - questo il suo avvertimento agli alleati - rischiamo che in breve tempo si disgreghi tutta la Cdl». Appagato sembra pure Cesa, che ha conquistato «maggiore visibilità» per il suo partito. Ma la retromarcia dell’Udc è evidente. Basta ascoltare il commento di Marco Follini: «In Molise si è sentito lo squillo di tromba dell’intrepido Riccardo cuor di leone»,
E basta rileggere le bellicose dichiarazioni del segretario, soltanto mercoledì scorso: «Riteniamo che il presidente Iorio non vada bene, la sua gestione della politica del Molise non è mai stata collegiale. Siamo disponibili a restare insieme, però con un altro candidato». Secca la replica di Berlusconi: «Se l’Udc insisterà nel volersi presentare da sola, allora noi sapremo fare una campagna elettorale spiegando alla nostra gente che ogni voto dato a loro sarà come un voto dato alla sinistra».
Posizioni inconciliabili, che invece si sono conciliate dopo due vertici tra Berlusconi e Cesa a Palazzo Grazioli. Il partito di Casini ingoia l’indigesto governatore uscente Iorio ma strappa due posti nel listino per Adelmo Berardo e Riccardo Tamburo. A fare le spese di questa intesa è la nuova Dc, che perde il suo rappresentante nel maggioritario. Per qualche ora il gruppo di Rotondi ha «valutato la possibilità» di abbandonare l’alleanza, decisione poi rientrata. Con il centrodestra anche i pensionati, che ad aprile hanno appoggiato Prodi. «Il centrosinistra - spiega Carlo Fatuzzo - ha tradito gli impegni presi con noi». Sono saltate invece tre liste collegate alla Cdl: Nuovo Psi, repubblicani e Fiamma tricolore.
Contro Iorio il centrosinistra schiera Roberto Ruta, 40 anni, avvocato, da sei deputato della Margherita, ex vicepresidente della giunta e del consiglio regionale, ed ex collega di partito del governatore uscente: entrambi militano infatti nel Ppi. Nel listino di Ruta una rappresentanza dei paesi colpiti dal terremoto del 2002: il sindaco di Larino Nicola Anacoreta e quello di Santa Croce di Magliano, Pasquale Marino.
Il Molise, nonostante i suoi duecentomila abitanti scarsi, è considerato un importante test elettorale anche a livello nazionale. Già da qualche tempo Antonio Di Pietro è impegnato in un pellegrinaggio nella regione per sostenere i candidati dell’Italia dei valori. La partita tra i poli entrerà nel vivo la prossima settimana, quando arriverà Silvio Berlusconi ad aprire la campagna per la Cdl.
Il risultato appare in bilico.

Nel 2000 prevalse per un soffio Giuseppe Di Stasi, centrosinistra, che però rimase in carica appena un anno. Dopo un ricorso infatti le elezioni vennero annullate e ripetute nel novembre del 2001. Questa volta, sempre per un’incollatura, vinse lo sconfitto del 2000, Iorio.

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