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Berlusconi convoca Letta e Tremonti: "Basta frizioni"

Un "chiarimento", un modo per ricompattare una "triade" scossa negli ultimi giorni da tensioni e sospetti. Una riunione che cade la settimana dopo il convegno dell’Aspen sulla "leadership del futuro" promosso dal ministro dell’Economia, un’iniziativa che aveva fatto infuriare Berlusconi

Berlusconi convoca Letta e Tremonti: "Basta frizioni"

Roma - Un "chiarimento", un modo per ricompattare una "triade" scossa negli ultimi giorni da tensioni e sospetti. I tre in questione sono Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Gianni Letta che, secondo fonti di governo, si sono intrattenuti a margine del Cdm di questa mattina. Una riunione che cade la settimana dopo il convegno dell’Aspen sulla "leadership del futuro" promosso dal ministro dell’Economia, un’iniziativa che aveva fatto infuriare Berlusconi.

Senza dimenticare le tensioni che, secondo alcune fonti, avevano caratterizzato il rapporto tra il sottosegretario e Tremonti, che rimproverava a Letta troppo attivismo sul fronte dei rapporti con le banche. Sembra che Berlusconi abbia invitato i suoi interlocutori a non soffermarsi oltre su polemiche e frizioni, vista la situazione delicata del contesto politico. E visto anche che proprio loro tre fanno parte del nucleo storico del 1994. Sembra che Tremonti abbia lasciato trasparire i propri sospetti: chi ha reso pubblica la lettera di presentazione del convegno non appartiene al mondo politico, forse va cercato negli ambienti del credito, spesso in conflitto con il titolare del dicastero dell’Economia.

Un incontro che è servito a chiarirsi meglio, insomma, dopo il faccia a faccia fra Berlusconi e Tremonti ieri sera, quando i leghisti avevano già lasciato Grazioli. Ma non è stato questo l’unico incontro per Tremonti. Il ministro dell’Economia ha incontrato stamane, a margine della riunione di governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché. A lui ha illustrato le ragioni che ha poi esposto anche in Consiglio, di fronte alle critiche al provvedimento sulla Banca del Sud portate avanti da Raffaele Fitto e Stefania Prestigiacomo. Berlusconi avrebbe mediato fra le diverse posizioni, assicurando ai ministri che la Banca del Sud rappresenta solo "un tassello" del più ampio progetto per rilanciare il Mezzogiorno.

Per questo ha affidato a Scajola il coordinamento dei ministri interessati al piano, coinvolgendo anche Fitto e Prestigiacomo.

Soluzione che però sembrerebbe continuare a non convincere del tutto i ministri dissidenti.

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