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Berlusconi: "Il governissimo? Tutte balle"

Il premier presenta il vertice dell'Aquila: numeri da record per il summit. Abruzzo: "E' il più grande cantiere al mondo". "Gli italiani sono con me, non credete alle invenzioni di Repubblica". Napolitano avverte: "Fino al G8 tregua alle polemiche". Cossiga: "Ora si indaghi sui servizi segreti esteri"

Berlusconi: "Il governissimo? Tutte balle"

Napoli - "Il mio governo è il più stabile e il più sicuro di tutto l’Occidente". Berlusconi risponde così alle voci che parlano di un possibile governo tecnico in caso di una caduta dell’attuale esecutivo. Il presidente del Consiglio, nel corso della conferenza stampa a Napoli sul G8, ha argomentato la sua certezza ricordando che l’esecutivo è retto "da due forze politiche che sono legate strettamente anche da rapporti di amicizia e di affetto", "che siamo reduci dalla vittoria di due tornate elettorali" e che "il presidente del Consiglio, cioè il sottoscritto, ha il più alto indice di gradimento".

Italiani sono con me "L’Italia è con me, ho il 62% dei consensi, ovunque io vada - ha aggiunto il premier - si fermano le strade. Repubblica e altri giornali si inventano le cose", non credete alle loro invenzioni".

Rifiuti, a Napoli è tornata la civiltà "Napoli è tornata al livello di civiltà che si merita". Il premier ha colto l’occasione della sua presenza all'ombra del Vesuvio per fare "un veloce briefing" sulla situazione rifiuti. Rinnovando i complimenti a Guido Bertolaso, il capo del governo ha voluto segnalare "soprattutto ai giornalisti stranieri come era Napoli prima e dopo nostro intervento". Alcune foto abbastanza eloquenti hanno mostrato la situazione della città prima e dopo la "cura" del governo.

La situazione "Siamo a buon punto per i termovalorizzatori di Napoli e di Salerno. I lavori a Napoli finiranno entro la fine dell’anno, per Salerno la questione sarà affrontata nei prossimi giorni". Il premier e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sui rifiuti hanno preparato delle immagini per far notare "ai giornalisti stranieri" la differenza tra il capoluogo campano com’era prima e com’è oggi. "Napoli è pulita, tornata a quel livello di civiltà che si merita. Prima c’era spazzatura elettorale, messa in giro per far vedere che non c’era da parte del governo un intervento" dice il presidente del Consiglio.

Nelle altre regioni "La situazione della regione è molto migliore di quanto stia accadendo in altre regioni come Puglia, Sicilia, ma anche Lazio e Liguria al nord dove mancano impianti di termovalorizzazione. Qui anche il presidente della Repubblica sono certo che sia stato contento di vedere Capri e Napoli ai fasti di un tempo. Andiamo avanti con lo stesso impegno. Ci sarà il rispetto delle leggi".

L'impianto di Acerra Berlusconi parla dell’impianto di Acerra: "Siamo soddisfatti, abbiamo anche un osservatorio, saranno eliminate 600mila tonnellate all’anno che si trasformeranno in energia". "C’è anche un incremento della raccolta differenziata, c’è da stare tranquilli per i prossimi tre anni", conclude il Cavaliere, "qui a Napoli tutto si è risolto perché lo Stato è tornato a fare lo Stato".

Arrestate 842 persone Da quando è stato varato il decreto rifiuti sono stati arrestati 842 cittadini sorpresi a gettare immondizia in strada e di questi 561 sono stati rinviati a processo. "Tutto si è risolto" perché "abbiamo voluto che lo Stato tornasse a fare lo Stato". Il presidente del Consiglio ha poi ribadito che la responsabilità della raccolta rifiuti è "delle autorità locali". "Noi lo stiamo facendo al posto loro - ha aggiunto - ma prima o poi dovranno assumersi quelle responsabilità che, lo ripeto, sono di loro competenza". 

"Abruzzo, vinceremo la sfida" Il lavoro che si sta svolgendo nelle zone terremotate dell’Abruzzo "è difficile, ma sono sicuro che vinceremo la sfida". Il presidente del Consiglio ha confermato i tempi tecnici per la consegna delle case agli abruzzesi tra settembre e fine novembre. L’Aquila, l’Abruzzo, "è il più grande cantiere del mondo", ha infatti sottolineato il premier. Tornando con il pensiero alla prima scossa che ha devastato la regione, Berlusconi ha ricordato "di essere stato svegliato 4 minuti dopo. E dalle prime immagini, dalle prime ricognizioni in elicottero, la cifra dei morti che ci aspettavamo era di 10 volte tanto. Per fortuna non è stato così grazie anche ai soccorsi immediati e al coraggio dei vigili del fuoco".

G8, mai così tanti partecipanti "I numeri del vertice sono importanti - ribadisce il capo del governo -. Mai c’è stato in passato un G8 che abbia registrati un numero così esteso di paesi partecipanti che rappresentano tra l’altro il 90% dell’economia mondiale". "Il primo giorno ci saranno riunioni del G8 alle quali si aggiungeranno il presidente della Commissione europea e la delegazione della Svezia. Il secondo giorno - ha continuato - si avvierà un forum che speriamo si estenda anche in futuro: al G8 si aggiungerà infatti il G5 dei paesi emergenti come l’India, la Cina, il Sud Africa, il Messico, il Brasile e, su nostro invito, l’Egitto. Con loro - ha fatto presente Berlusconi - discuteremo di tanti problemi e con l’aggregarsi di altri tre paesi (Australia, Indonesia e Repubblica coreana) apriremo il forum delle maggiori economie che si occuperà di cambiamenti climatici e food security". Il terzo giorno, infine, "ci saranno tutti i paesi africani che con le 6 organizzazioni internazionali tra cui la Banca Mondiale, porterà a 39 le presenze internazionali al vertice". 

Bilancio, 37 miliardi in meno La crisi si abbatte anche sul fisco riducendo le entrate dello stato che per il 2009 potrebbero soffrire una calo di 37 miliardi di euro, fa sapere il presidente del consiglio. Parlando dei tagli che alcuni paesi fanno ai versamenti a favore dei paesi più deboli Berlusconi ha spiegato che questi sono spesso conseguenza di difficoltà di bilancio che possono toccare tutti, "anche noi quest’anno avremo minori entrate fiscali per 37 miliardi".

Previsioni sul pil Il fatto che si continui a parlare di crisi e di dati negativi, sottolinea Berlusconi, provoca "un sentimento di sfiducia e di paura nel pubblico di consumatori" che "si trattiene dal consumare". Una situazione che, dunque, "induce ad un comportamento di risparmio invece che di spesa". E quindi, prosegue il premier, "pur essendo questi dati previsionalmente corretti, perché se non cambia nulla è vero che sarà il 5% di deficit alla fine dell’anno", bisogna che "tutti quanti ci sforziamo di dire: guardate, lavoriamo tutti con la consapevolezza che la profondità della crisi e la sua estensione nel tempo dipende da noi".

Se facessimo questo, guardando con fiducia, "la crisi durerebbe di meno e sarebbe meno profonda". 

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