Berlusconi interviene su Genova

(...) vedranno Genova come test di prova di rilevanza nazionale essendo il capoluogo ligure la città più popolosa insieme a Palermo ad andare alla prova del voto. Ieri, però, il partito ha ricevuto un altro «no», quello dell’amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano al quale Sandro Biasotti e Luigi Grillo avevano proposto di scendere in campo a sfidare, guarda caso, Doria. Una specie di derby sfumato dopo che l’ex dirigente della Giochi Preziosi ha smentito il suo coinvolgimento: «Voglio ringraziare chi mi ha informalmente chiamato in causa, ma devo rinunciare a tale lusinghiera proposta - ha replicato Zarbano -. Come già comunicato agli stessi soggetti del Pdl ho preso celermente questa decisione per ragioni personali e soprattutto professionali. Ci tengo a confermare il mio impegno nell’attuale funzione di amministratore delegato del Genoa Cfc, di cui mi onoro di far parte, e ad affermare la mia volontà di dedicarmi con grande motivazione al progetto di crescita e sviluppo della società». Un «no» che si aggiunge a quelli degli imprenditori Roberta Oliaro e Beppe Costa e a quello del presidente dell’ordine dei Medici Enrico Bartolini.
«A Roma hanno ricevuto una lista di tre nominativi di persone espressione del mondo dell’imprenditorialità e della società civile - spiega il coordinatore metropolitano del Pdl Gianni Barci -. Sono nomi che non svelo per non bruciarli ma sono di assoluta qualità. Ora spetta al partito stabilire chi correrà». In questi giorni, in base a quanto è stato stabilito nella residenza berlusconiana, verrà anche stabilito una volte per tutte se la base del Popolo della Libertà genovese si esprimerà per il candidato attraverso le primarie dopo l’apertura di Maria Stella Gelmini, coordinatrice del partito per le prossime amministrative, che domenica faceva sapere come a Genova si stessero valutando «persone esterne al partito e forse faremo le primarie». «Mi dovranno spiegare anche come organizzarle - ribatte Barci sempre più dubbioso sulle consultazioni interne -: dove troveranno i candidati e come le potremo strutturare sul territorio? Era una cosa su cui riflettere sei mesi fa, io sono qui da una settimana».
Intanto dal web partono altre «stoccate» contro il neo coordinatore cittadino e i parlamentari liguri del Pdl «incapaci», secondo i frequentatori del social network vicini al centrodestra cittadino, di individuare una personalità per dare il via alla campagna elettorale. Su Facebook è stato costituito il gruppo «Aiuta anche tu il Pdl a trovare un candidato sindaco» che si presenta con la vignetta (pubblicata dal sito internet della Fondazione Colombo vicina a Claudio Scajola) che ritrae un assonnato Barci al quale viene data una sveglia che ha il logo del Pdl. Qui molti militanti del centrodestra criticano l’immobilismo della nuova dirigenza, così come su Twitter ieri i commenti ironici si contavano a decine tra chi proponeva nomi di super eroi e chi ironizzava sulla proposta Zarbano: «Contro Doria, l’ad del Genoa. Ma è una barzelletta?». «Sono un uomo pieno di senso dell’umorismo e mi faccio una risata - replica alle critiche Barci -. Ricordo a tutti che sono qui da solo una settimana e non faccio altro che passare da una riunione all’altra per presentare il Pdl alle elezioni».


Intanto si ragiona sempre sulla possibilità di una lista civica al posto del simbolo del partito oppure al suo fianco, mentre il passo successivo all’individuazione del nome per palazzo Tursi sarà trovare un’intesa con la Lega Nord e il Terzo Polo per le presidenze dei nove Municipi. L’alternativa sarà perdere in tutte le delegazioni cittadine.

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