Roma - "Sono passati nove anni da quel giorno che nessuno di noi potrà mai dimenticare. Ancora oggi provo lo sgomento di quelle ore e mi sento, come allora, vicino ai padri, alle madri, ai figli di quelle vittime innocenti e a tutto il popolo americano. L’11 settembre è e dovrà sempre essere una data simbolo impressa nel cuore e nelle menti per tutti coloro che si battono contro ogni forma di terrorismo, di integralismo, di fanatismo". Con queste parole il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha voluto ricordare l'attacco alle Torri Gemelle.
Intanto, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato che c’è "una percezione sempre più diffusa che il terrorismo internazionale è ancora la minaccia più grave, ma la situazione in Iraq è assai migliore anche se in Afghanistan c’è ancora una situazione di grande incertezza e quindi dobbiamo continuare ad essere lì. E soprattuto vi sono nuove aree dove il terrorismo si sta diffondendo" dal Corno d’Africa alla Somalia al Shara settentrionale.
La condanna al terrorismo viene anche dal presidente del Senato, Renato Schifani, che afferma: "Oggi è nostro dovere ricordare
le migliaia di vittime innocenti di una follia lucida e
nichilista, ma è altrettanto doveroso richiamare i progressi
nella lotta al terrorismo che il mondo libero, senza perdersi
d’animo, ha conseguito da allora e tuttora consegue contro un
nemico che colpisce senza il coraggio di mostrare il proprio
volto.
proprie radici, unita a un costante dialogo con tutti i Paesi
pronti ad affermare la civiltà sulla barbarie, la convivenza
pacifica sul terrore, potrà permetterci di sconfiggere
definitivamente la piaga insanguinata del terrorismo
fondamentalista. È questa la via maestra".
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