Dopo lettere e telegrammi congiunti con Regione e Provincia, ieri Letizia Moratti è riuscita a farsi ascoltare da Silvio Berlusconi sul tema di Malpensa. Un vertice di circa unora a Palazzo Chigi. Con il sindaco, i coordinatori regionale e cittadino di Forza Italia, Guido Podestà e Maurizio Casero, il presidente di Sea Giuseppe Bonomi, e una «pattuglia» leghista, in difesa degli aeroporti del nord: il senatùr Umberto Bossi col figlio Renzo, il ministro Roberto Calderoli, poi Roberto Cota, Federico Bricolo, Rosi Mauro e Giancarlo Giorgetti. Berlusconi ha rassicurato sindaco e Carroccio, che chiedevano garanzie sui livelli di traffico ed efficienza dellhub. Il premier si spenderà «personalmente» perché nella scelta del partner straniero, Cai prediliga Lufthansa (che già usufruisce di un sistema industriale multi-hub) ad Air France, per non isolare Milano dal resto del Paese e dEuropa. Il premier si è impegnato anche sul fronte dei collegamenti interni: sarà «da rivedere» il piano industriale di Cai, che prevede da marzo 2009 voli diretti da Milano solo verso Roma e Bari. In alternativa, potrebbe optare per la liberalizzazione dei diritti di volo. Il nord non sarà isolato. Lo conferma il sottosegretario alle Riforme Aldo Brancher: «La Moratti e Bonomi hanno chiesto che sia Malpensa che Linate rimangano efficienti comerano sia per quanto riguarda il traffico interno che internazionale, e il premier ha detto che farà il possibile affinché si possa arrivare a questo». «Ampia soddisfazione» dalla Lega: «Grazie al nostro pressing - afferma il capogruppo milanese Matteo Salvini - sembra che almeno sulla carta ci siano prospettive positive».
Il sindaco era irritato dal silenzio del premier, che non sembrava prendere in seria considerazione la sua richiesta di liberalizzare i diritti di volo su Malpensa. Al vertice romano coi coordinatori regionali del Pdl ieri mattina, il sindaco ha manifestato disappunto e preoccupazione per il ridimensionamento dei voli su Milano. Come socio di maggioranza della Sea, intende prendere le necessarie cautele rispetto alle decisioni del piano Cai, per tutelare la società che gestisce gli aeroporti milanesi. La maxicausa di risarcimento di Sea contro Alitalia (pari in origine a 1,2 miliardi di euro) sarà rivista al ribasso solo con garanzie sulla tutela dellhub.
Intrecciati al tema Alitalia, i tagli al bilancio comunale. Salgono da 150 a 160 i mancati trasferimenti dallo Stato, perché ci saranno 10 milioni di dividendi in meno da Sea. I tagli agli assessorati per il 2009 salgono dunque da 27 a 37 milioni. Ma, spiega il vicesindaco Riccardo De Corato, «verrà usato un metodo equo e innovativo, che non penalizzerà nessuno. Ogni assessorato avrà quanto è riuscito davvero a spendere nei due anni precedenti, non di più. I dati degli ultimi anni dicono che ci sono settori che chiedono il doppio di quanto riescono davvero usare». Saranno ridimensionati i budget per sport, servizi sociali, cultura. Più in discesa l«affare» Atm-Gtt: via libera dei partiti alla fusione tra le aziende di trasporti di Milano e Torino.
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