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Berlusconi ritorna al Milan: "Io presidente? Perché no"

A margine della festa natalizia del Milan, il patron rossonero conferma la sua fiducia ad Allegri e scherza: "Dovrebbero dedicarmi due stadi, uno più di Bernabeu". Poi apre a un suo ritorno alla presidenza del club

Berlusconi ritorna al Milan: "Io presidente? Perché no"

Silvio Berlusconi, poco prima di prendere parte alla festa natalizia del Milan conversa con i giornalisti di Sky Sport24, rispondendo alle domande relative alla trattativa su Carlos Tevez, sul rinnovo di Allegri e ventilando un suo probabille ritorno come nuovo presidente del team.

Carlos Tevez "ha due soluzioni: il Milan rappresenta il prestigio e a possibilità di conquistare il Pallone d’oro. Il Paris Saint Germain, rappresenta il forte introito economico", ha detto il patron del Milan, relativamente alla trattativa in atto. I rossoneri inseguono il centravanti argentino del Manchester City, puntando a prenderlo in prestito con diritto di riscatto. Ma devono battere il Paris Saint Germain, che avrebbe offerto al City oltre 25 milioni per il cartellino. Berlusconi evidenzia anche che "il Milan ha già una rosa molto ampia, ci sono giocatori come Thiago Silva che possono ricoprire più ruoli. Può fare il centrocampista e anche il centravanti".

Berlusconi conferma anche la sua fiducia in Massimiliano Allegri: "Va benissimo. Il suo rinnovo non è in discussione. Si è già deciso di farlo". E una parola la decida anche a Van Basten: "Come giocatore ha un posto speciale nel mio cuore ma come allenatore non lo posso giudicare".

Il Milan che ha in mente Berlusconi è una squadra in grado di giocare come il Barça, "che applica quel gioco che a me piacerebbe vedere anche dal Milan e che applicavo quando facevo l’allenatore e mi arrabbiavo se i ragazzini facevano un passaggio più lungo di quattro metri". Poi scherza: "Se a Santiago Bernabeu è stato intitolato uno stadio a me dovrebbero intitolarne due"

In conclusione il patron rossonero apre al suo ritorno in sella alla squadra: "Vediamo come andranno le cose ma penso di sì".

 

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