Berlusconi sollevato per il via libera Bce

RomaLa sensazione di sentirsi accerchiato Silvio Berlusconi non l’ha mai troppo gradita. E ieri, nonostante il primo giorno di relax in Sardegna, la sveglia non è stata delle migliori. E non certo per colpa della dieta ferrea a cui si sta sottoponendo che prevede esclusivamente brodo, verdure e lunghe passeggiate per il parco di Villa Certosa. Prima l’editoriale di Mario Monti sul Corriere della Sera e poi l’uscita del presidente della Bce Jean-Claude Trichet che, seppure informalmente, fa sapere che entro la giornata è atteso un via libera «politico» all’acquisto di titoli di Stato italiani da parte dell’istituto centrale europeo. Una presa di posizione che - al di là del merito - a Palazzo Chigi viene valutata con molte perplessità, visto che il bon ton istituzionale avrebbe consigliato di non rendere pubblico un simile dibattito. Come sottotraccia restano i contatti della giornata tra i diversi leader europei, proprio per non dare la sensazione che la politica possa condizionare un’istituzione terza come l’Eurotower. Ovviamente si tratta di forma, perché la sostanza - e cioè che la Bce sia sbilanciata su Parigi e soprattutto Berlino - è nota a tutti.
Così, dopo aver maldigerito l’editoriale in cui Monti dice che il governo italiano è di fatto commissariato dai mercati e dall’Europa, il Cavaliere si attacca al telefono per un lungo giro di telefonate con i leader dell’Ue. Il fastidio per la sortita di Trichet resta tutto e lo conferma il vicepresidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli quando dice che «l’Italia non è finita sotto la tutela della Banca centrale come sostiene qualche frettoloso osservatore». Anche perché, aggiunge, «è l’Europa nel suo complesso che ha dormito sugli allori e i suoi governi, a cominciare da Berlino, hanno sottovalutato l’ampiezza della crisi della Grecia».
La priorità, però, per Berlusconi resta quella di portare a casa l’appoggio dell’Eurotower perché un impegno da parte della Bce ad acquistare titoli di Stato italiani sarebbe ovviamente una buona notizia. Che pare andarsi concretizzando in serata, con un comunicato congiunto di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Una nota in cui Germania e Francia giudicano positivamente «l’obiettivo del governo italiano di arrivare al pareggio di bilancio con un anno di anticipo» ma ci invitano anche ad attuare «rapidamente e completamente le misure annunciate». Via libera all’acquisto dei Btp - anche se la conferma si avrà solo nella notte, visto che la prima borsa ad aprire è quella di Tokyo a mezzanotte italiana - ma con uno scotto politico visto che - di fatto - Berlino e Parigi s’intestano formalmente la gestione della politica economica dell’Ue. Quanto poco il Cavaliere possa aver gradito lo si capisce dalle parole del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, uno che di questioni economiche se ne intende. «Fino ad oggi - spiega - in Europa ognuno ha nuotato in una direzione diversa, con il solo intento di conquistare posizioni e potere. Non abbiamo bisogno di essere commissariati da nessuno e in particolare da chi ha contribuito a portarci tutti nella situazione in cui siamo oggi. Quindi, per buona educazione, ringraziamo ma andiamo avanti per la nostra strada».
Stamattina, dunque, occhi puntati sui mercati. Con l’Italia che non solo è forte dell’intervento della Bce sui titoli di Stato ma anche del fatto che le misure adottate sono state considerate sufficienti. Non dovrebbero esserci, insomma, interventi aggiuntivi. Sotto osservazione, ovviamente, anche Wall Street.

Stasera Berlusconi ha in agenda un appuntamento telefonico con Barack Obama, ma cosa pensi della crisi degli Stati Uniti l’ha già ripetuto più volte in privato: bisogna seguirla con il massimo dell’attenzione perché rischia di trascinarsi dietro l’intero sistema.

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