Berlusconi: Veltroni, quanto silenzio sull'emergenza rifiuti

Il leader del Pdl scrive alle famiglie campane: "Via la sinistra per riuscire a salvarsi". E a Gente svela: "Tremonti geniale, Letta uomo della provvidenza". Attivato il numero verde contro i brogli elettorali

Berlusconi: Veltroni, 
quanto silenzio 
sull'emergenza rifiuti

Se tra meno di un mese il Pdl vincerà le elezioni l'emergenza rifiuti sarà al primo posto nell'agenda di governo. Silvio Berlusconi non solo lo promette ma lo mette per iscritto in una lettera che verrà spedita a circa 3,5 milioni di famiglie di Napoli e campania.

Cara amica, caro amico di Napoli e della Campania, Tu più di ogni altro italiano sai quanti e quali danni possa portare un’amministrazione di sinistra. Lo sai perché hai pagato sulla Tua pelle tutti i danni di un malgoverno regionale, che si sono sommati ai guasti del governo nazionale delle sinistre.
Il primo impegno del prossimo governo sarà liberare Napoli e la Campania dalla montagna di rifiuti sotto la quale la classe dirigente del Partito Democratico - Prodi, Bassolino, Iervolino - le hanno sepolte.
Se avremo la responsabilità del governo, affronteremo questa sfida dal primo giorno di lavoro a Palazzo Chigi. La catastrofe è talmente grande da rendere impossibile previsioni certe sui tempi necessari per riportare la situazione alla normalità. Ed è davvero sconcertante che, dopo un fallimento di queste proporzioni, la sinistra non abbia sentito nemmeno il dovere di farsi da parte. Anzi, il rifiuto di dimettersi da parte di Bassolino ha reso l'idea dell’arroganza con cui la sinistra ancora considera i cittadini come dei sudditi. E il silenzio di Veltroni in proposito ci è parso un preoccupante segno di debolezza, l’ultima cosa di cui hanno bisogno oggi la Campania e l’Italia.
So bene che nei cittadini campani lo sconforto è grande e si diffonde la tentazione di non partecipare al voto. Chi lo facesse, tuttavia, non risolverebbe nulla, otterrebbe al contrario un solo risultato: lasciare la Campania e l’Italia nelle mani di coloro i quali l’hanno ridotta in queste condizioni.
Le elezioni del 13 e del 14 aprile sono anche per questo l’occasione da non perdere per ridare al Paese - con il Tuo voto al Popolo della Libertà - un governo veramente nuovo, efficiente, coeso, capace di dare risposte concrete ai bisogni di tutti.
La nostra azione sarà tesa a rilanciare l’economia con interventi mirati sulla famiglia, sul lavoro e sull’impresa. Inizieremo con l’abolizione totale dell’Ici sulla prima casa, con la detassazione degli straordinari e dei premi legati alla produttività, con la costruzione di nuove case per le giovani coppie, con meno tasse per chi ha più figli e con pensioni più dignitose. Sono solo alcuni esempi di ciò che faremo.
Così potremo riprendere il cammino interrotto due anni fa, potremo completare le riforme per modernizzare l’Italia e riprendere la costruzione delle Grandi Opere. Interventi che si possono realizzare senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ma riorganizzando e modernizzando la Pubblica Amministrazione, eliminando gli sprechi della spesa pubblica e i costi inutili della politica. Un modo di operare che avevamo già messo in atto negli anni del nostro governo che, vogliamo ricordarlo, è stato il primo ed unico governo a ridurre la pressione fiscale dal 1968 ad oggi.
Lo schieramento che si contrappone al nostro è guidato da Walter Veltroni, che si presenta come «nuovo» ma che in realtà ha messo insieme tutti i ministri, i vice ministri e i sottosegretari del governo Prodi che sono poi i soliti, vecchi protagonisti della sinistra con tutti i pregiudizi e le manchevolezze che conosciamo, che hanno portato al totale fallimento di questo governo.
La sinistra ha messo in ginocchio il Paese. Noi, tutti insieme, dobbiamo rimetterlo in piedi.

Per questo abbiamo scelto come imperativo categorico il nostro «Rialzati, Italia!».
Aiutaci anche Tu, dai il Tuo voto al Popolo della Libertà!

Un forte, cordiale abbraccio
Silvio Berlusconi

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