Berna vieta gli allevamenti all’aperto

La Svizzera vieta gli allevamenti di volatili all’aperto. Lo ha deciso ieri il governo federale per evitare la diffusione dell’influenza aviaria. Da martedì prossimo polli, tacchini, faraone, pernici, fagiani, quaglie, anatre, oche e struzzi dovranno essere tenuti al chiuso, in stalle o altre strutture, munite di una tettoia a tenuta stagna e di barriere laterali che impediscano l'intrusione di altri uccelli. Sono anche vietati i mercati e le esposizioni di volatili.
Il governo di Berna si è così allineato alla politica di prevenzione adottata finora da Austria e Germania. «Questa misura preventiva – dice un portavoce dell'Ufficio federale di veterinaria - si prefigge di impedire che gli uccelli migratori portino l'influenza aviaria nella Confederazione, contagiando i volatili svizzeri».
Il divieto sarà valido fino al 15 dicembre: nel giro di due mesi, difatti, il numero di uccelli migratori in arrivo dall’Europa dell'Est dovrebbe diminuire.
Nel frattempo la Roche ha deciso di razionare l’antivirale Tamiflu, sempre più richiesto nelle farmacie.

Il gruppo farmaceutico basilese nelle prossime settimane limiterà le vendite per evitare l’esaurimento delle scorte prima dell’arrivo della tradizionale influenza di stagione.

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